Spunta l’ipotesi del Giudice di Pace unico a Gallarate

Il tribunale di viale Milano potrebbe ospitare il Giudice di Pace di riferimento per tutto il territorio del supertribunale di Busto, con giurisdizione fino alle porte di Milano

Gallarate sarà il centro di riferimento per il Giudice di Pace per tutto l’alto milanese e il basso varesotto? L’ipotesi era allo studio da qualche tempo, con una proposta avanzata dal sindaco Edoardo Guenzani. Proprio il primo cittadino di Gallarate ha ricevuto in questi giorni una comunicazione da parte del Presidente del Tribunale di Busto Arsizio, Edoardo d’Avossa, in merito all’accorpamento in un’unica sede dei Giudici di Pace di Busto Arsizio, Legnano e, appunto, Gallarate, vale a dire di tutte le sedi di riferimento del "supertribunale" bustocco.
Nelle settimane passate il sindaco aveva scritto al Presidente del Tribunale indicando l’immobile di viale Milano come possibil sede: la struttura ospiterà ancora per pochi mesi la sezione distaccata del Tribunale di Busto Arsizio, poi l’ampio spazio diventerebbe disponibile. L’indicazione nasce da numerosi presupposti: oltre al programmato accorpamento dei Giudici di Pace, si ricordano, fra gli altri, l’imminente disponibilità degli spazi in viale Milano, l’idoneità degli stessi a ospitare le attività di uffici giudiziari, la posizione facilmente raggiungibile dai Comuni interessati, la vicinanza alla stazione ferroviaria.  Il presidente d’Avossa ha espresso parere favorevole all’offerta del sindaco, giudicando i locali in oggetto adatti alla necessità e largamente preferibili rispetto ad altre soluzioni (nel frattempo anche Legnano ha ritirato la sua disponibilità a mantenere l’ufficio). Il dottor d’Avossa informa di avere inviato comunicazione sul tema al Ministero della Giustizia, rimanendo in attesa di istruzioni sull’eventuale stipula di una convenzione tra gli enti interessati.  «Credo – commenta il sindaco Guenzani – che la sede di viale Milano possa essere una buona soluzione sia per gli utenti sia per gli operatori. In attesa di sapere se la proposta di Gallarate verrà accolta, ringrazio il presidente d’Avossa per la sollecita risposta e per l’attenzione dimostrata ancora una volta verso la città». Una mossa che potrebbe rivelarsi efficace, perché darebbe alla città un ruolo di riferimento per un territorio più ampio, "compensando", per così dire, la perdita della sezione di tribunale (su cui ci sono state molte polemiche, prima sulla soppressione, poi sulla sicurezza dopo l’evasione di Domenico Cutrì).


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Pubblicato il 06 Giugno 2014
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