Al via il fondo salva sfratti

Il 14 luglio è uscito in Gazzetta Ufficiale il decreto sulla "morosità incolpevole", che prevede un sostegno per gli affittuari che non riescono a pagare a causa di difficoltà economiche.

Dopo una gestazione lunga quasi un anno, entrano in vigore le nuove regole per gli inquilini afflitti da "morosità incolpevole". 
Secondo quanto stabilisce l’art. 2 del decreto 102, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 14 luglio,
tutti coloro che si trovano nell’impossibilità di provvedere al pagamento del canone locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare, potranno accedere al fondo istituito dal governo.
Circa 20 milioni di euro distribuiti tra le Regioni che potranno essere ulteriormente incrementate dalle Regioni stesse. 
Secondo i criteri di ripartizione del fondo, per la Regione Lombardia dovrebbero essere immediatamente erogati poco meno di 2 milioni di euro pari al 30% della somma e in seguito circa 2,8 milioni di euro che andranno a completare il fondo restante per .
I casi che possono determinare la cosiddetta "morosità incolpevole" sono: la perdita del lavoro per licenziamento; il mancato rinnovo di contratti a termine; la riduzione dell’orario di lavoro a seguito degli accordi aziendali o sindacali; la malattia grave, l’infortunio o il decesso di un componente del nucleo familiare che abbia comportato la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo stesso.
Per accedere al contributo, che sarà gestito dai Comuni ai quali gli inquilini interessati dovranno presentare la domanda, sono previsti dei requisiti quali il possesso di un reddito ISEE sino 25mila oppure di un reddito ISE sino a 35mila euro, atto di intimazione di sfratto per morosità con citazione per la convalida, contratto di locazione registrato, cittadinanza italiana o regolare titolo di soggiorno.

Il contributo all’inquilino moroso, che potrà arrivare fino ad un importo massimo di 8mila euro, sarà finalizzato a riattivare un nuovo contratto da concordare con il proprietario, oppure per consentire il versamento del deposito cauzionale per avviare un nuovo rapporto di locazione, o ancora per sanare la morosità accumulata.
Proprio considerata la gravità dell’emergenza abitativa, che nel 2013 ha coinvolto più di 65mila italiani, i Sindacati Inquilini auspicano che "i Comuni predispongano immediatamente il Bando per la presentazione delle domande e approntino con la massima priorità le operazioni per l’individuazione dei nuclei familiari in difficoltà che possono accedere a tale ammortizzatore sociale. È infatti indispensabile la trasmissione alla Prefettura dell’elenco degli inquilini coinvolti – continua il sindacato nel comunicato stampa – affinché venga predisposta la graduazione dell’intervento della Forza Pubblica, la sola procedura che può consentire la pianificazione programmata degli sfratti, instaurando il fondamentale meccanismo del passaggio “da casa a casa” da noi sempre invocato".

Sunia e Sicet hanno già richiesto al Prefetto la convocazione di una riunione in tempi rapidi con il coinvolgimento dei Sindaci dei Comuni della Provincia considerati ad “Alta Tensione Abitativa”, ossia Varese, Saronno, Busto Arsizio, Castellanza, Tradate, Malnate, Fagnano Olona, Caronno Pertusella


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 22 Luglio 2014
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