Ragazzi in discoteca? Solo se c’è lo “staff”
Il fenomeno degli staff: una moda per organizzare feste di sicuro divertimento. A Varese sono nati circa 10 i gruppi che collaborano o si fanno la guerra. Il successo dipende dai PR ma anche dai social netowork
Dalle feste in taverna agli eventi in discoteca: è il salto di Davide, studente di 17 anni, che oggi fa parte di uno degli staff nati in provincia: « Diciamo che è la moda del momento – spiega Davide – i locali ci cercano perchè siamo una garanzia di successo».
Figlio d’arte, sua madre gestiva alcune discoteca del territorio, Davide ha puntato sul “pacchetto completo”: « Ho iniziato con piccoli eventi, feste di compleanno o battesimi, con il mio amico Andrea. Eravamo studenti del liceo musicale Manzoni: si faceva soprattutto musica classica, ma a noi piaceva far divertire i nostri amici, farli ballare, coinvolgerli. Poi abbiamo incontrato una ragazza, Greta, con la passione per il trucco. Si sono aggiunti, inoltre, un fotografo e un appassionato di video. Così ci siamo costituiti in staff, il Crazy Party, e piano piano, abbiamo conquistato una certa notorietà».
Il meccanismo è uguale per tutti gli staff, si decide una location, una data, il tema e poi si comincia a promuoverlo: « Per questo ci sono i “PR”, studenti che hanno un buon giro di amici che a loro volta promuovono la serata tra i loro amici. I ragazzi partecipano perchè sanno chi troveranno, quale sarà l’atmosfera. Insomma, sanno che si divertiranno».
Oltre ai PR, però, la promozione avviene moltissimo sui social: « Facebook è un canale fantastico, perchè ci permette di comunicare direttamente con i nostri invitati. Da loro ricevo segnalazioni, suggerimenti, critiche: tutti contributi che ci servono per migliorarci continuamente».
I ragazzi degli staff sono, di fatto, gli animatori: « Quando decidiamo di organizzare una festa, decidiamo il locale e chiariamo con il gestore che noi affittiamo solo gli spazi. Non vogliamo occuparci del bar perchè non siamo in grado. Per evitare qualsiasi problema, comunque, i nostri invitati hanno dai 16 anni in su. In genere stiamo tra i 16 e i 18 anni, ma abbiamo organizzato anche eventi per i ventenni. Siamo circa una ventina di componenti e il nostro obiettivo è quello di divertire tutti. Ecco perchè cerchiamo di stare attenti a coinvolgere chi si isola, a far distrarre chi è triste».
La mania delle feste in discoteca ha portato a un proliferare di gruppi di organizzatori: « C’è molta concorrenza: attualmente ci sarà una decina di staff che si contende spazi e amici. A volte i rapporti sono buoni e si collabora con molte soddisfazioni, a volte ci si fa la guerra. Da parte mia ho fatto tesoro del consiglio di mia madre: rimani in ottimi rapporti con tutti, non sai mai cosa può succedere domani…».
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