Marco Cagliani in concerto per i cristiani dell’Irak

Tappa al Pime e all'oratorio di Verghera per il cantautore, cugino di Padre Fausto Tentorio, il missionario ucciso nell'ottobre del 2011 a Mindanao

Per la quarta volta in due anni riparte il progetto creato da Marco Cagliani, cantautore brianzolo e cugino di Padre Fausto Tentorio. Proprio l’uccisione del Missionario ha dato il via a questa avventura che ha portato Marco e i suoi ragazzi e amici musicisti a girare l’Italia gratuitamente per portare in scena la storia di Fausto e i motivi della sua uccisione. Dicevamo che la particolarità di questo gruppo, e forse il suo successo, è proprio dovuto al fatto che non solo traspare dal concerto un messaggio di condivisione e di aiuto verso i piu deboli, i piu dimenticati, ma tutte le parole e i messaggi cantati vengono messi in pratica proprio dai protagonisti. L’unico costo dello spettacolo è il service luci e audio, per il resto Amatour chiede solo ospitalità in parrocchie o famiglie se la zona dei live è fuori Lombardia. E così ad oggi sono arrivati a 25 repliche del loro spettacolo e per la quarta volta, viste le numerose richieste, riprenderanno il loro tour fino a fine Dicembre, perché poi a febbraio 2015 uscirà il nuovo cd di Marco Cagliani e il nuovo progetto.

Amatour suona e canta per aiutare gli ultimi, come Fausto ha sempre fatto fino alla mattina della sua uccisione. Per questo Marco e il gruppo hanno subito accolto la richiesta di aiuto imminente nelle terre dell’Iraq , una "catastrofe umanitaria, che rischia di divenire un vero e proprio genocidio": così Louis Sako, Patriarca di Baghdad, descrive ad AsiaNewsla fuga dei cristiani da Mosul e Qaraqosh, nella piana di Ninive: oltre 100mila persone costrette dall’Esercito del califfato islamico a lasciare le proprie case e i propri averi, scappando verso il Kurdistan sotto la minaccia di morte.  "Un esodo, una vera Via Crucis, con i cristiani costretti a marciare a piedi nella torrida estate irachena…. Fra loro vi sono anche malati, anziani, bambini e donne incinte. Hanno bisogno di cibo, acqua e riparo…".

Davanti a questa tragedia, papa Francesco continua a inviare messaggi di solidarietà e appelli alla comunità internazionale affinché agisca per fermare le violenze e le sopraffazioni contro la comunità locale. Ieri il pontefice ha rivolto "il suo pressante appello alla Comunità Internazionale, affinché, attivandosi per porre fine al dramma umanitario in atto, ci si adoperi per proteggere quanti sono interessati o minacciati dalla violenza e per assicurare gli aiuti necessari, soprattutto quelli più urgenti, a così tanti sfollati, la cui sorte dipende dalla solidarietà altrui".AsiaNews ha deciso di rispondere a questo appello con una raccolta fondi da destinare a questi fratelli e sorelle derubati del diritto alla vita e alla libertà. Per dare da mangiare a un cristiano di Mosul per un mese occorrono 160 euro; per una settimana ne bastano 40; per un giorno, soltanto 5 euro.

L’invito di Amatour e amici è a contribuire, ad andare oltre l’indignazione e la condanna esprimendo la nostra solidarietà al sostentamento dei cristiani iracheni. I fondi raccolti saranno inviati al Patriarcato di Baghdad, che provvederà a distribuirli secondo i bisogni di ogni famiglia.
Per il Patriarca di Baghdad, aiutare i cristiani in questa emergenza, lasciandoli in Iraq, è più importante che farli fuggire all’estero. L’Iraq e il Medio Oriente necessitano della testimonianza dei cristiani.
Così tutti gli incassi dei primi due concerti del tour, 28 agosto Busto Arsizio Pineta PIME e 5 settembre Verghera di Samarate, presso l’oratorio saranno proprio donati per questa causa.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 14 Agosto 2014
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