“Date Villa Mylius a noi giovani”
Nonostante l'annuncio che parco e villa verranno ristrutturati per ospitare Gualtiero Marchesi, alcuni ragazzi lanciano un appello all'amministrazione
Dopo il tira e molla dei progetti di riqualificazione di Villa Mylius e l’annuncio dell’aavvio dei lavori di ristrutturazione, arrivano un appello di alcuni giovani. Un gruppo di studenti lancia un appello perché la piscina del parco non sia lasciata in disuso ma divenga area adibita a skateboard, longboard e bmx.
«Siamo preoccupati per le condizioni della piscina. Ci rendiamo disponibili alla pulizia della vasca dalle piante per trasformare qualcosa che oggi non interessa a nessuno, in un’attrazione per i giovani che cercano spazi per praticare le discipline di strada. Sarebbe un luogo sicuro, perfetto ed adatto a tutti i ragazzi che ora gravitano attorno a San Vittore per girare con gli skate. Vorremmo che il Comune valutasse la nostra richiesta tra le tante altre proposte avanzate per la ristrutturazione di questo spazio». Queste le parole di Maurizio uno dei ragazzi che hanno deciso di farsi promotore di questa iniziativa.
Se un tempo, infatti, il manufatto di piastrelline in maiolica azzurre e blu con lastre di porfido rosa di Cuasso al Monte e camminamenti in granito poteva vantare la propria bellezza, oggi non mostra altro che piante ed arbusti che crescono rigogliosi in quella pancia scavata sulla sommità del colle, dietro alla villa.

Il progetto di riqualificazione dell’area, chiuso da alcuni anni nei cassetti di Palazzo Estense, ha però battuto sul tempo i giovani ed è stato riportato alla luce lo scorso 6 settembre dal sindaco di Varese Attilio Fontana. A margine dell’inaugurazione della Fiera, approfittando della presenza del Governatore e di Roberto Maroni, il sindaco ha annunciato che Fondazione Cariplo ha confermato il finanziamento al Comune e il progetto di Villa Mylius, che prevede la ristrutturazione dell’edificio e il recupero della piscina con tanto di accademia di Gualtiero Marchesi, che, data ormai per tramontata, invece partirà.
Il gruppo di quaranta giovani, tuttavia, insiste nella proposta alternativa e chiede una valutazione da parte dell’amministrazione: «Sarebbe un modo per creare uno spazio sicuro a chi voglia praticare queste discipline ed un incentivo a mantenere pulita un’area che vedrebbe l’affluenza di molti ragazzi».
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