Ercole Comerio si amplia e punta su ricerca e innovazione

L'azienda meccanica bustocca ha inaugurato un nuovo reparto e un laboratorio per ricerca e sviluppo. Per l'inaugurazione era presente anche il governatore lombardo Roberto Maroni

E’ stata un’inaugurazione i grande stile quella voluta da Riccardo Comerio, patron della Ercole Comerio, una delle aziende più importanti del territorio, leader nel settore della realizzazione di impianti per la lavorazione della gomma e della plastica. Davanti alle più importanti autorità della provincia e del presidente di regione Lombardia Roberto Maroni, è stato tagliato il nastro ad un nuovo reparto da 2500 mq e un nuovo laboratorio di ricerca da 300 all’interno dell’azienda che si estende su una vasta area al confine tra Busto e Castellanza con 180 dipendenti e un fatturato da 68 milioni di euro.

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«Oggi portiamo a compimento un cammino durato due anni e che ci ha portato all’inaugurazione di oggi – ha spiegato Riccardo Comerio, terza generazione alla guida dell’azienda familiare – negli anni questa azienda ha saputo trasformarsi rispondendo alle esigenze del mercato e oggi puntiamo ancora a innovare grazie ad un nuovo laboratorio di ricerca e sviluppo, oltre al nuovo capannone produttivo. La targa posta sulla ciminiera all’entrata della ditta riporta in latino: "L’opera che gli antenati hanno iniziato, i nipoti hanno protratto nel tempo e nel tempo porteranno avanti". Questo è l’impegno che abbiamo mantenuto con la terza, la quarta e la quinta generazione attivamente presenti in azienda». Ma Comerio non ha voluto solo esaltare il carattere della sua famiglia, che non ha mai mollato nemmeno davanti alle difficoltà, ma anche le maestranze, le istituzioni e il mondo scolastico per la sinergia che hanno sempre saputo creare con questa realtà.

IL RICORDO – Non a caso, dopo gli interventi delle autorità, l’azienda ha voluto ricordare Giorgio Marmonti, dirigente scomparso prematuramente, intitolandogli il laboratorio e consegnando una targa alla famiglia, molto emozionata, e Marco Castiglioni, dipendente scomparso nel 2013 dopo un terribile incidente stradale, con una targa consegnata al giovane figlio. Il sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli ha sottolineato come la Ercole Comerio «abbia saputo attraversare tre secoli rimanendo un punto di riferimento economico per il territorio», il prefetto Zanzi ne ha elogiato la solidità come «esempio di buona imprenditoria in un momento di difficoltà per il Paese» mentre il presidente Maroni ha tessuto le lodi «di una realtà lombarda che conferma la capacità dei lombardi di essere sempre al vertice europeo sia nell’industria che nell’agricoltura, i due pilastri della nostra economia».

LA STORIA – La Comerio Ercole opera fin dal 1885, anno della sua fondazione, sul territorio
dell’Altomilanese nell’ambito manifatturiero/impiantistico metalmeccanico. Dalle dimensioni
artigianali iniziali, la società si è sviluppata costantemente ed è oggigiorno una realtà
affermata a livello mondiale che non esaurisce la sua attività nella sola produzione di
macchine ed impianti ma è in grado di offrire e fornire, tramite la propria società Comerc
Engineering Srl servizi di “engineering” e di dedicarsi costantemente a programmi di
ricerca e sviluppo essendo anche dal 2002 un laboratorio riconosciuto dal MIUR (Ministero
della Università e Ricerca) e dal 2008 è accreditata come centro di ricerca dalla Regione
Lombardia nell’ambito del sistema Questio. Dall’iniziale attività concentrata soprattutto nel comparto meccanotessile, la Comerio Ercole, a partire dal lontano 1918, si è specializzata nel comparto della costruzione di macchine ed impianti speciali per la lavorazione della gomma. Passando poi, con un ampliamento della gamma produttiva, dal 1945 alle prime macchine per la lavorazione delle materie plastiche e successivamente dal 1995 con la realizzazione di macchine per la lavorazione dei non tessuti (anche conosciuti come tessili tecnici) con importanti referenze
nel comparto igienico-sanitario. A riprova della capacità di coniugare aspetti di politica industriale e attenzione alla  salvaguardia dell’ambiente, recentemente è stata sviluppata una nuova linea di produzione  denominata "Recycling Technology", nata per processare materiali di recupero (gomma  da pneumatici, legno da scarti, materie plastiche da post-consumo ecc.) al fine di produrre  nuovi manufatti per applicazioni industriali e civili.


                  (una foto della Ercole Comerio nel 1885 da museoweb.it)

Nell’ambito della costruzione di impianti chiavi in mano per la “calandratura” della gomma
(applicazione finale prevalente: gli pneumatici), la società vanta da oltre mezzo secolo fra i
propri clienti nomi eccellenti del panorama internazionale tra cui ad esempio Pirelli,
Michelin, Bridgestone, Dunlop, Continental e Goodyear. Una continua attività di innovazione
tecnica e tecnologica in questo comparto è dimostrata dai brevetti costantemente registrati.
Inoltre, nel processo tecnologico della “mescolazione” della gomma, dal 2006 la società
opera anche in collaborazione con la multinazionale giapponese Kobelco per la realizzazione
a livello europeo di macchine a rotori compenetranti.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 26 Settembre 2014
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