Gli orti sociali piacciono: tanti in lista per coltivare frutta e verdura
Il Comune aveva avviato prima di molti altri la sperimentazione nel 2011: a breve il nuovo regolamento. In via Cervino e Montecchio 52 appezzamenti: tanti i pensionati, ma ci sono anche ragazzi di 20 anni
A Cardano al Campo ci sono 27 persone in lista d’attesa per ottenere un appezzamento di terra da coltivare. Anche qui gli orti sociali piacciono e l’esperienza nata tre anni fa sta crescendo. «Siamo stati pionieri in zona – spiega l’assessore Vincenzo Proto -: quando siamo partiti pensavamo di avere più appezzamenti che aspiranti ortisti. Invece è stato il contrario». Gli orti sorgono in due aree della città: 25 appezzamenti in via Cervino, 27 in via Montecchio. Due di questi saranno utilizzati dal Comune per attività con le scuole e con persone con disabilità. (Immagine di @rudibressa)
Mercoledì 26 novembre il Consiglio comunale discuterà alcune modifiche al regolamento. «In questi anni – continua Proto – sono arrivate dagli stessi ortisti alcune richieste e idee per migliorare l’attività. Ci sarà un allungamento del periodo di concessione a quattro anni: ora procediamo a una proroga di un anno per chi conferma e diamo gli appezzamenti per un anno ai nuovi. In questo modo l’anno prossimo siamo pronti per partire con una nuova graduatoria e l’assegnazione per quattro anni». Sono 27 al momento le richieste in attesa. Alcune verranno accolte subito perchè qualche ortista ha rinunciato, mentre ad altri non verrà rinnovato l’utilizzo se non verranno saldati i pagamenti in arretrato. L’utilizzo dell’orto ha un costo annuale di 40 euro, compreso l’uso dell’acqua. «Probabilmente rimarranno fuori comunque dieci persone – spiega l’assessore -. Con il bando dell’anno prossimo speriamo di poter ampliare gli spazi che già ci sono: il terreno per farlo c’è».
Come in altre realtà, gli ortisti di Cardano sono soprattutto persone in pensione, ma non mancano i giovani. «In via Montecchio ci sono anche dei ragazzi di 20 anni – racconta Proto -. Possiamo dire che il primo obiettivo dell’iniziativa, ovvero creare socialità fra le persone, è stato raggiunto. Non si sono formati gruppi chiusi e ci sono state diverse forme di auto aiuto. C’è stata e c’è molta sensibilità da parte dei cittadini».
Il nuovo regolamento sarà anche l’occasione per inziare un percorso più forte di «collaborazione con i cittadini – conclude Proto -, in questo caso sul fronte della manutenzione delle aree (ad esempio marciapiedi) confinanti con gli orti».
Leggi anche: gli orti urbani di Gallarate, sul sito di CriticalMAS
TAG ARTICOLO
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
GianPix su Un quaderno per chi ne ha bisogno: arriva a Varese lo “zaino sospeso”
Felice su Varese è la “capitale dei cani” in Insubria: oltre 9mila gli amici a quattro zampe registrati
lenny54 su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
Felice su Anche Laveno rompe il silenzio su Gaza
fracode su Varese ancora in piazza per la Palestina: "Rompiamo il silenzio contro il genocidio"
Giuseppe Mantica su Un futuro nella musica per il cardiologo dell’ospedale di Gallarate Giovanni Gaudio in pensione a fine anno
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.