La crisi libica fa soffrire l’export lombardo

I dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano segnano una diminuzione degli scambi tra i due paesi di quasi il 40 per cento su base annuale. In nove mesi la Lombardia ha scambiato beni per 220 milioni di euro. Nell'intero 2013 erano 920

Quali ripercussioni economiche avrà l’attuale crisi libica? Secondo un’analisi effettuata dalla Camera di Commercio di Milano su dati Istat, nei primi nove mesi del 2014 i due paesi hanno scambiato beni per un totale di 4,5 miliardi di euro, con un interscambio che per la Lombardia vale il 5 per cento del totale (circa 220 milioni di euro). 
Un dato in picchiata rispetto a quelli del 2013, quando la quota regionale sfiorava i 920 milioni di euro e quello nazionale i 7 miliardi.
L’Italia importa principalmente petrolio e minerali ed esporta prodotti dell’attività manifatturiera. Proprio a questa voce calano gli indicatori in quasi tutte le province lombarde eccetto per Varese e Mantova. Nel 2014 la nostra provincia ha esportato nel paese magrebino circa 11 milioni di euro di prodotti, una magra consolazione rispetto al calo del volume di affari registrato in un anno.  

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 17 Febbraio 2015
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.