Orti urbani, ecco le prime assegnazioni a Beata Giuliana
Nella mattina di venerdì consegnati ai nuovi "coltivatori urbani" i lotti di terra in via Vizzolone di Sotto: è il primo appezzamento, i prossimi nei quartieri Sud della città
Anche Busto sperimenta gli orti urbani: nella mattina di venerdì 27 febbraio, nel quartiere di Beata Giuliana, si è tenuta la rapida cerimonia di consegna dei 16 spazi da coltivare in via Vizzolone di Sotto.
L’assessore ai lavori pubblici Paola Reguzzoni ha consegnato le chiavi agli assegnatari degli orti, per lo più residenti nei quartieri Beata Giuliana e Redentore: per lo più pensionati, ma anche qualche famiglia. Ogni assegnatario paga 80 euro all’anno, «un modo per responsabilizzare ed evitare l’abbandono che si vede a volte negli orti privati» spiega Reguzzoni.
Il Comune ha speso 50mila euro, per fare di un fazzoletto di terra residuale e abbandonato (chiuso tra le case e le vie Rossini e Vizzolone) uno spazio ben organizzato, con gli orti affacciati sul vialetto centrale piastrellato. Ogni orto ha un allacciamento dell’acqua, c’è un contatore unico. Tra le regole, l’obbligo di mantenere il decoro e il divieto a cucinare negli spazi verdi (niente grigliate, dunque).
Il percorso per arrivare agli orti urbani a Busto è stato accidentato, poi nel 2014 si è arrivati a individuare definitivamente le tre aree. «A breve inaugureremo un altro intervento come questo da 16 orti a Borsano, poi partiremo con altri 16 orti a Sacconago» conclude Reguzzoni.
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