Pro Patria sempre più ultima. Anche il Como passa allo “Speroni”
I tigrotti perdono 1-0 condannati da un rigore realizzato da Le Noci. Serafini e la squadra contestati da alcuni tifosi al termine della gara
Il Como vince 1-0 allo “Speroni” contro una Pro Patria sempre più ultima e apparsa oggi ancora una volta inferiore all’avversaria di turno. Se i tifosi si aspettavano risposte positive dopo il ko di Mantova, il campo ha deluso anche i più positivi, con i tigrotti quasi mai pericolosi – una punizione di Candido l’unico vero pericolo per Crispino, oltre al contestato episodio di Serafini – mentre il Como ha saputo sfruttare al meglio il rigore concesso per il fallo su Ganz di Guglielmotti, ancora una volta protagonista in negativo. I lariani hanno meritato la vittoria costruendo, soprattutto nel primo tempo, tante occasioni non riuscendo però a concretizzarle. Parole dure da parte dei tifosi della Pro a fine gara, che hanno contestato Vavassori, Serafini e i giocatori urlando anche “Serie D”. Serie D che appare sempre più vicina per la Pro, sempre più ultima, che avrà mercoledì 4 marzo nello scontro diretto contro il Pordenone l’ultima occasione per credere ancora nella salvezza.
FISCHIO D’INIZIO – La Pro cerca una vittoria contro il Como per risollevare una classifica che piange, anche a causa della vittoria del Pordenone di sabato, che ha lasciato i tigrotti ultimi da soli. Mister Montanari non potrà contare su Palumbo e Botturi, infortunati. Al centro della difesa con Pisani c’è Lamorte, mentre a centrocampo è Bovi a vincere il ballottaggio con Arati per la maglia da titolare al fianco di Calzi. In attacco confermati i quattro soliti, con D’Errico, Serafini e Candido alle spalle di Baclet. Per il Como miste Sabatini schiera un 4-2-3-1 che vede il rientro di Lebran al centro della difesa con Cassetti, Ambrosini è squalificato, mentre davanti Ganz è l’uomo più in forma supportato da Rolando, Le Noci e Cristiani. Prima del fischio d’inizio un minuto di silenzio in memoria di Emidio Cavigioli.
IL PRIMO TEMPO – Parte forte il Como, che pressa alto i difensori della Pro non lasciando impostare al meglio l’azione. Al 9’ Ganz di testa su punizione di Le Noci manda di poco a lato con una bella girata, mentre al 12’ Melillo mette una pezza sulla conclusione in diagonale di Cristiani, poi lo stesso Ganz sbaglia il tap in mandando a lato. I lariani continuano a spingere forte e al 14’ un errore di Pisani libera Le Noci, che però con Melillo fuori causa manda alto con un pallonetto. La Pro subito senza danni l’arrembaggio comasco prova a uscire, ma la prima azione d’attacco dei biancoblu arriva al 26’, con Baclet che serve bene in verticale Candido, chiuso però dal recupero di Marconi. Al 33’ l’occasione migliore per la Pro: da un lancio lungo di Baclet, Crispino sbaglia il tempo dell’uscita e Serafini lo anticipa di testa al limite dell’area prima di subire il contatto del portiere; la palla viene respinta dall’intervento all’ultimo di Lebran, ma l’arbitro non ravvede nessun fallo, nonostante le vibranti proteste dei tigrotti. La Pro ci crede di più e al 38’ costruisce due occasioni; prima Serafini, servito dalla fascia da D’Errico, calcia al volo vedendo il proprio tiro respinto dalla difesa ospite, poi Crispino è abile a deviare un tiro in diagonale di D’Errico. All’intervallo nonostante le numerose occasioni termina senza reti.
LA RIPRESA – Parte decisamente meglio il Como, che al 3’ costruisce una clamorosa doppia occasione: Ganz scatta sul filo del fuorigioco e impegna Melillo a un miracolo con un diagonale potente, poi Cristiani si infila tra le maglie dei difensori tigrotti prima di colpire il palo con un destro di forza. La Pro non sta a guardare e all’11’ con Candido su punizione dai venti metri manda a lato di un soffio. Con l’andare dei minuti il canovaccio dell’incontro vede il Como che tiene maggiormente la palla, mentre la Pro stringe le maglie dietro provando a pungere in contropiede. Al 30’ però cambia la gara: Le Noci va via a destra e mette in mezzo per Ganz, che viene trattenuto da Guglielmotti proprio ad un passo dalla porta di Melillo. L’arbitro decreta il calcio di rigore e l’espulsone del difensore della Pro. Dal dischetto Le Noci non perdona battendo Melillo con un destro sotto la traversa. La Pro si spinge avanti in cerca del pari, ma la difesa del Como continua a chiudersi bene e gli attaccanti tigrotti non creano problemi a Crispino. Al triplice fischio i comaschi si mettono in tasca i tre punti lasciando la Pro mestamente ultima da sola e contestata da alcuni tifosi, che prendono di mira anche Serafini.
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