Tutti diversi ognuno unico: la scuola festeggia l’integrazione
Seconda edizione del progetto che mira a promuovere l'integrazione attraverso l'arte e lo sport. Coinvolti tutti gli alunni dall'infanzia alla secondaria

All’istituto comprensivo di Caronno Pertusella De Gasperi si è svolta la seconda edizione del progetto “Tutti diversi ognuno unico”. Tutti gli alunni, dall’infanzia alla secondaria, sono stati coinvolti nelle attività di teatro, lettura e cineforum.
Per quanto riguarda la scuola media, gli studenti delle classi seconde e terze sono stati condotti alla conoscenza del Comitato Italiano Paralimpico dalla dott.ssa Casalini (referente CIP scuole) e dal dott. Mondini, responsabile del settore sportivo dell’unità spinale dell’ospedale Niguarda. In un secondo momento gli alunni, guidati dagli atleti, si sono cimentati nella pratica di alcuni sport: canottaggio con i canottieri di Corgeno, basket, show down e tennis tavolo. Per gli alunni delle classi prime è stato proposto un percorso sensoriale al buio. Gli studenti hanno partecipato con grande entusiasmo e senso di responsabilità a queste attività. «Ho capito che tutti nella vita possono realizzarsi anche con delle disabilità, l’importante è avere grande forza di volontà» commenta entusiasta un ragazzo. «All’inizio avevo paura ma poi mi sono lasciato guidare dagli atleti paralimpici, incoraggiato dal loro modo sereno e positivo di affrontare la vita».
E ancora «Fino ad oggi , non avevo ben capito cosa volesse dire stare su una sedia a rotelle, ma è stata un’esperienza piena di gioia e di allegria».
«La finalità del progetto è proprio quella di fare in modo che tutta la scuola e i soggetti in essa coinvolti rispondano ai bisogni di tutti i ragazzi anche di quelli con bisogni speciali» commentano le insegnanti – questo pensiero dovrebbe diventare una guida costante nel loro operato. Un’esperienza destinata sicuramente a ripetersi per sensibilizzare a praticare la strategia dell’attenzione verso l’altro».
Il progetto ha riservato un appuntamento al cinema anche per i genitori con la visione del film “Il circo della farfalla” e l’intervento della dott.ssa E. Reverberi, psicologa della “scuola dello Sport regionale”.
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