Stranieri a scuola di italiano: è boom
Convincono i corsi per la certificazione della lingua italiana. Erano 260 gli iscritti lo scorso anno. Per il preside dei corsi EDA sono un ottimo strumento di integrazione
Duecentosessanta iscritti: un traguardo
ragguardevole per l’impegno e la volontà. Stiamo parlando dei numeri del corso
di lingua italiana per stranieri che si è svolto lo scorso anno.
Il corso, arrivato al suo 17° anno , fu
istituito dall’allora direttore didattico, ed oggi premio Capri S. Michele per
la sezione pedagogia, Gianleonildo Zani.
Il primo anno aveva 10/12 iscritti. Ma prometteva bene
e il provveditore agli studi Dott. Solerte diede il benestare per continuare
l’esperimento.
Il boom delle iscrizioni si ebbe a metà degli anni novanta. Con le reiterate
regolarizzazioni degli stranieri che cercavano nella lingua il passaporto per
l’integrazione, aumentavano gli aspiranti e si passò dai 12 iscritti del primo
anno ai sessanta-settanta iscritti degli anni 93/94.
Gli insegnanti approfondivano la metodologia che incontrava l’accoglienza degli
stranieri e il corso volò verso le cento iscrizioni.
L’intervento del secondo insegnante e la partecipazione attiva di volontari/e
consentirono l’applicazione sistematica del metodo individuale di insegnamento
e la frequenza flessibile degli studenti.
Nell’anno scolastico 2005/2006 il corso ha avuto 260 iscritti, quattro sono gli
insegnanti preposti aiutati anche da ben 5 stagiste ed alcuni volontari: «La
maggior parte degli studenti provenivano dal Sud America e dall’Europa dell’Est
– spiega il professor Benedetto Di Rienzo che presiede il Centro EDA – Sono
persone che nel proprio paese d’origine avevano acquisito professionalità che
qui non riescono a spendere. Un certificato di conoscenza della lingua italiana
è un attestato determinante per il loro ingresso nel mondo del lavoro italiano.
Inoltre, la possibilità di ritornare nel mondo della formazione è un modo per
inserirsi nella nuova società».
Nei giorni scorsi sono stati consegnati 24 certificati di competenza che vanno
ad aggiungersi agli oltre 100 "diplomati in italiano degli anni
scorsi".
L’attestato, però, non favorisce il riconoscimento delle competenze
professionali acquisite nei paesi d’origine: «Questi crediti possono ottenerli
nei corsi serali – spiega il professor Di Rienzo – Con il nuovo sistema,
infatti, vengono riconosciute e valutate le esperienze formative e
professionali ottenute nella vita . Purtroppo, però, ancora pochi stranieri
conoscono quest’opportunità. Si tratta dei corsi serali per adulti con cui si
possono conseguire i diplomi. I corsi sono già partiti: oltre che all’Itc
Tosi di Busto, sono stati avviati nel carcere di Busto e presso il Comune di
Gorla minore.»
Le iscrizioni per i nuovi corsi di italiano, invece, sono aperte e ad oggi sono
già 90 gli iscritti.
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