Nuova riunione per il futuro dell’ospedale di Cuasso

Nuova riunione di lavoro sul futuro dell’ospedale di Cuasso. Dopo la visita dell’assessore regionale Mantovani e l’incarico affidato ai direttori delle aziende ospedaliera e sanitaria Bravi e Lattuada di predisporre un piano di sviluppo sostenibile di questo plesso, nella sede di via Rossi a Varese si sono trovati questa mattina, venerdì 12 giugno, gli stessi dg Paola Lattuada e Callisto Bravi e i membri del Comitato di lavoro con gli amministratori dei comuni delle valli del Ceresio e del Pianbello per fare il punto.

Sul tavolo, la proposta pensata dal territorio che gradirebbe uno sviluppo socio sanitario del polo ospedaliero. Un piano che, però, va limato e rivisto in alcuni passaggi fondamentali, alla luce del dettaglio analitico sull’attività ospedaliera che verrà fornita dall’azienda Macchi entro il prossimo mese.

Il territorio spinge perché ci sia una diversa organizzazione della sanità locale, magari con un potenziamento dei servizi minori che sgraverebbero l’ospedale di Varese di piccoli interventi di carattere ambulatoriale. Di contro, la proprietà ospedaliera potrebbe essere meglio sfruttata sia puntando sul bosco che potrebbe fornire energia a sufficienza con un diverso impianto di riscaldamento, sia sul patrimonio immobiliare storico e architettonico che vanno dal conventino al palazzo Liberty. Le cucine potrebbero venire riaperte per rifornire tutte le mense pubbliche e scolastiche della zona mentre nei tanti spazi a disposizione potrebbero trovare accoglienza associazioni del terzo settore sulla falsa riga della Comunità Il Sorriso che sorge all’inizio della proprietà ospedaliera.

Il Comitato in difesa dell’ospedale di Cuasso sa che il percorso è lungo e impegnativo ma spera di riuscire a convincere le istituzioni della bontà di un progetto sostenibile in ogni suo punto, quale elemento che valorizzerebbe tutto il territorio.