Tutelare le isole linguistiche dell’arco alpino: convegno all’Insubria
Mercoledì 14 ottobre docenti si approfondiranno aspetti linguistici e giuridici. Al centro del dibattito: comunità minoritarie cimbre, mochene, ladine, occitane e francoprovenzali

Mercoledì 14 ottobre alle 9 nell’aula magna del chiostro di S. Abbondio a Como si aprirà il convegno “Le isole linguistiche dell’arco alpino: profili linguistici e giuridici”, organizzato dall’università degli studi dell’Insubria di Como.
Interverranno sia professori dell’ateneo insubre: Andrea Sansò – moderatore -, Lino Panzeri, Giorgio Grasso e Ilaria Fiorentini, sia docenti di altre realtà universitarie italiane: Silvia Dal Negro della libera università di Bolzano, Emanuele Miola della Bicocca di Milano, Anna Giacalone Ramat dell’università di Pavia, Flavio Guella e Matteo Cosulich dell’università di Trento, Roberto Louvin dell’università della Calabria e Giovanni Poggeschi dell’università del Salento. L’incontro chiarirà il significato dell’espressione isole linguistiche.
Le isole linguistiche sono territori in cui parte della popolazione parla un idioma diverso rispetto alle regioni circostanti. Ne sono esempio i gruppi cimbre e mòchene del Trentino (lingua di origine germanica), quelli ladini insediati fra Trentino Alto Adige e Veneto (lingua ladina) e quelli occitani, walser (variante del dialetto tedesco meridionale) e quelli francoprovenzali stanziati tra Piemonte e Valle d’Aosta. Le comunità minoritarie di lingua tedesca in Alto Adige, di lingua francese in Valle d’Aosta e di lingua slovena in Friuli-Venezia Giulia, a differenza delle minoranze “superprotette” radicate nelle medesime aree, sono caratterizzate dalla scarsità numerica dei locutori, dal limitato livello di conservazione linguistica e da inadeguate forme di tutela.
Il convegno sarà diviso in due sessioni per chiarire in chiave linguistica e giuridica i diversi diritti e profili linguistici delle molteplici comunità. L’analisi inoltre terrà conto dell’efficacia del modello regionale italiano, e si concentrerà sulle conseguenze connesse all’insediamento delle isole linguistiche nelle diverse regioni. In ultimo l’incontro prenderà in considerazione anche l’impatto del plurilinguismo nel settore scolastico, nelle pubbliche amministrazioni e nella giurisdizione. In particolare, si valuterà l’influenza delle garanzie previste dalla Legge n. 482/1999 la quale ha assicurato alle minoranze linguistiche “riconosciute” alcuni diritti.
L’ingresso è libero.
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