“Mai detto di voler indebolire l’ospedale di Luino”
Il direttore dell'azienda ospedaliera chiarisce che l'attività chirurgica è assicurata. Si sospendono solo i casi di urgenza notturna: una decina in tutto l'anno

Bufera sull’ospedale di Luino. Il sindaco Pellicini infuriato per le dichiarazioni del direttore sanitario Gianluca Avanzi, ha chiesto al direttore generale Callisto Bravi di smentire il suo collaboratore e dare garanzie del futuro del Luini Confalonieri.
Da Varese, però, replica il manager puntualizzando che nessuno ha mai pensato di voler indebolire il presidio lunense: «Proprio oggi – ha spiegato Bravi – abbiamo raggiunto un accordo con un libero professionista a cui si aggiungerà presto un chirurgo che arriverà da un’altra azienda grazie alla mobilità. Inoltre stiamo attendendo la risposta di un altro professionista inserito nella graduatoria. Appena le pratiche burocratiche saranno terminate, la chirurgia avrà il personale adeguato. Diversa questione sono le urgenze notturne. Il servizio 118 sa già che, per determinati casi, deve rivolgersi in via esclusiva a Varese data la presenza della alte specialità. Da questa casistica rimangono fuori pochissimi casi, una decina all’anno. La diversa gestione è stata pensata in via esclusiva per questi casi. Quindi, le attività chirurgiche non subiranno alcuna riduzione: solo i pochissimi casi di emergenza notturna saranno smistate su Cittiglio e Varese. Vorrei precisare che le riorganizzazioni sono necessarie in un’ottica di razionalizzazioni: il laboratorio centralizzato, per esempio, risponde proprio a criteri di efficienza e appropriatezza».
Basteranno le parole di Bravi? Si annunciano mobilitazioni a livello istituzionale: « Ho dato la mia disponibilità a chiarire ogni aspetto di questa vicenda» ha concluso il direttore Bravi.
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