Canone Rai: “Non pagate entro il 31 gennaio”
Il primo addebito nella bolletta elettrica di luglio. L’azienda mette a disposizione un servizio per sapere di più. I dubbi di consumatori.it: “100 euro troppi”

“Il canone tv per uso privato è stato ridotto a 100 euro annui e non si deve pagare entro il 31 gennaio. A partire da luglio sarà addebitato nella bolletta elettrica della residenza anagrafica”.
I DUE SITI RAI – Per il momento le informazioni legate al Canone Rai vengono diramate dalla stessa azienda con una nota nel sito abbonamenti.rai.it. C’è anche un altro sito www.canone.rai.it dove si tratta l’argomento sotto forma di FAQ: risposte a domande frequenti, perché a detta dei consumatori di caos sul tema “canone” ce n’è ancora molto.
LA PETIZIONE – Secondo quanto si legge nel sito consumatori.it fra gli utenti-consumatori di tv pubblica vi sono molti dubbi, tanti da obbligare i due soggetti coinvolti nella rivoluzione del canone – Rai e Agenzia delle entrate – a dotarsi di numero verde gratuito per meglio rispondere ai dubbi dei cittadini. Per questo è stata lanciata in rete una petizione.
CENTO EURO? ANCORA TROPPI – La stessa associazione dei consumatori lancia una proposta per abbassare il livello del canone, già portato a 100 euro dai 113,5 dell’anno scorso: “Il canone dovrebbe scendere a 77 euro per mantenere il gettito invariato rispetto al passato, considerato il recupero dell’evasione”, si legge nella petizione.
Non più tardi di un anno fa gli utenti venivano “bombardati” da messaggi ad ogni ora negli spazi fra un programma e l’altro, dove si invitava a pagare il canone con spot come questo:
Quest’anno – e lo confermano anche le critiche dei consumatori – questo non avviene con la stessa insistenza.
PRONTO LA RAI (SOLO SU PRENOTAZIONE) – La Rai per venire incontro agli attuali abbonati ha predisposto in questi giorni un servizio telefonico ad hoc. Si tratta – dicono dall’azienda di viale Mazzini – del “nuovo servizio gratuito ‘Pronto la Rai’ che consente agli abbonati di risolvere telefonicamente gran parte delle casistiche riguardanti sia i canoni televisivi ad uso familiare che quelli fuori dall’ambito familiare, come ad esempio gli esercizi pubblici”.
Il servzio, però, è su prenotazione. Per accedere, cioè, va prenotato on line un appuntamento telefonico per essere ricontattati e chiedere assistenza per la risoluzione di problematiche inerenti il canone tv.
Per fissare un appuntamento nel giorno e nell’ora indicati, è necessario registrarsi al servizio compilando il form con i dati richiesti e seguire le successive indicazioni.
RIASSUMENDO – Questa la nota pubblicata sul sito abbonamenti.ra.it .
“Per il 2016 il canone annuo ordinario è stato ridotto a 100 euro.
E’ confermato che il canone ordinario è dovuto da chiunque detenga un apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni televisive.
La detenzione dell’apparecchio si presume nel caso in cui esista una utenza per la fornitura di energia elettrica nel luogo in cui un soggetto ha la sua residenza anagrafica.
Il pagamento del canone avviene mediante addebito nella fattura per i titolari di utenza di fornitura di energia elettrica. In ogni fattura sono addebitate le rate mensili scadute. Al fine del calcolo delle somme da addebitare, l’importo annuo del canone è suddiviso in dieci rate mensili.
La dichiarazione di non detenere apparecchi deve essere tassativamente resa nelle forme previste dalla legge, ha validità per l’anno in cui è presentata ed espone a responsabilità penale in caso di mendacio.
Le modalità di presentazione della dichiarazione di non detenzione del tv saranno definite con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate. Il canone è dovuto una sola volta per tutti gli apparecchi detenuti nei luoghi adibiti a propria residenza o dimora dallo stesso soggetto e dai soggetti appartenenti alla stessa famiglia anagrafica.
Limitatamente al 2016, il primo addebito di canone avverrà nella prima fattura elettrica successiva al 1 luglio 2016. L’importo del canone è indicato nella fattura con una distinta voce. Non è più consentita la disdetta dell’abbonamento richiedendo il suggellamento degli apparecchi.
La legge prevede la costituzione di un fondo per l’ampliamento sino ad euro 8.000 annui della soglia reddituale per l’esenzione a favore dei soggetti di età pari o superiore a 75 anni. Le modalità di fruizione dell’esenzione saranno stabilite con d.m”.
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