“Ecco cosa abbiamo fatto per il Giorno della memoria”

L'assessore Castelli risponde alle polemiche: "Abbiamo sostenuto la mostra dell'Itis e pubblicato una poesia di Levi su Saronno Sette"

Primo consiglio comunale Saronno, la serata

«Per quanto concerne la vostra constatazione, ovvero il rifiuto di collaborazione, si precisa che collaborare significa “lavorare con”; non significa invece costringere l’interlocutore ad accettare passivamente un programma predisposto da alcune Associazioni che non hanno mai in questi mesi costruito un dialogo con l’Amministrazione Comunale sul tema specifico del Giorno della Memoria. Questa amministrazione dialoga con tutte le associazioni ed è ben disponibile alla collaborazione». Con queste parole l’assessore Lucia Castelli ha risposto all’interpellanza sul “Giorno della memoria” presentata dal Partito Democratico, sulla polemica sollevata dal Comitato organizzatore delle iniziative per il mancato patrocinio e mancata collaborazione all’organizzazione degli eventi per ricorda le vittime dell’Olocausto.

L’assessore Castelli ha quindi così risposto in consiglio comunale: «All’incontro avvenuto agli inizi di Dicembre dello scorso anno non mi è stata mostrata una bozza di programma nella quale poter inserire altre iniziative, ma una serie di iniziative in cui erano già state stabilite date, eventi, destinatari e luoghi in cui le commemorazioni sarebbero dovute avvenire. Ed i promotori si aspettavano di raccogliere un semplice e passivo assenso al loro programma. Il programma proposto è stato comunque reputato valido e quindi nella nota inviata ai promotori è stato suggerito di richiedere il patrocinio. Purtroppo abbiamo saputo a mezzo stampa, che non vi era alcun interesse nell’ottenere il Patrocinio, in forza del quale i promotori avrebbero usufruito di vantaggi sia in termini di visibilità e divulgazione sia in termini di spesa economica».

«Proprio perché siamo convinti della necessità di coinvolgere le nuove generazioni in iniziative atte a rendere noto ciò che è accaduto nel passato affinchè possano cominciare a maturare le proprie riflessioni e le proprie idee su queste vicende della Storia, abbiamo proposto alle scuole comunali e nello specifico alle classi terze medie, costituite da studenti di età adeguata alla comprensione di quegli eventi, la visita al Binario 21 presso la stazione Centrale di Milano, ove è situato il Memoriale della Shoah. Da questi luoghi il 30 gennaio 1944 centinaia di persone furono caricate su vagoni merci per essere deportate nei campi di concentramento e di sterminio di Auschwitz e Bergen Belsen o nei campi di raccolta di Fossoli».

«È questo il luogo simbolo della Shoah in Italia, luogo dove le nuove generazioni possono conoscere e vivere la storia con l’aiuto delle guide presenti sul posto, ove sono indotte a dialogare e riflettere sugli avvenimenti tragici di quel momento storico – conclude Castelli -. L’impegno nei confronti dei giovani è proseguito con un contributo tecnico a favore dell’Itis Riva, organizzatore della mostra sulla Shoah che proprio in questi giorni si svolge nella sua Aula Magna:i supporti su cui sono esposte le foto e le didascalie sono stati messi a disposizione del Comune di Saronno. Inoltre sul Saronno Sette abbiamo pubblicato e divulgato una poesia di Primo Levi insieme ad una foto suggestiva così da attirare l’attenzione del lettore ed indurlo alla riflessione».

Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it

 

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Pubblicato il 28 Gennaio 2016
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