Inquinamento fuori controllo, arriva l’ordinanza anti smog
Emanata l'ordinanza antismog che entrerà in vigore già dal 28 gennaio. Blocco per alcune categorie di auto e riduzione dei riscaldamenti

Entra in vigore da domani, giovedì 28 gennaio, l’ordinanza antismog firmata oggi pomeriggio dal sindaco Attilio Fontana. I provvedimenti puntano al contenimento delle situazioni di emergenza determinate dal superamento dei valori limite stabiliti per l’inquinante PM10 e rimarrà in vigore fino a espressa revoca.
«Ancora oggi i valori sono sopra la soglia, a 56 microgrammi, e quindi abbiamo deciso di fare l’ordinanza –hanno spiegato il sindaco e l’assessore alla Tutela Ambientale Riccardo Santinon-. Abbiamo inserito come detto più volte le misure per ridurre la temperatura nelle case, oltre alle misure per le auto ». Nel dettaglio il provvedimento prevede:
SULLA STRADA – Le limitazioni già vigenti per i diesel già inseriti nei provvedimenti regionali validi ad altri mezzi: autoveicoli Euro 3 diesel non dotati di sistemi di riduzione della massa di particolato allo scarico in grado di garantire un valore di emissione del particolato almeno pari al limite fissato per lo standard Euro 4 e motocicli e ciclomotori a due tempi Euro 0. Sono esclusi dal divieto i veicoli elettrici leggeri da città, i veicoli ibridi e multimodali e micro veicoli. Nessun problema anche per le auto elettriche e veicoli muniti di impianto a gas naturale o gpl. Esentati gli autoveicoli commerciali Euro 3 diesel ma solo esclusivamente dalle 7.30 alle 11.
A CASA E UFFICIO – Prevista la riduzione del valore massimo delle temperature dell’aria a 20 gradi centigradi nelle unità immobiliari ad uso residenziale ed a 18 gradi centigradi negli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali ed assimilabili. Fanno eccezione: edifici adibiti ad ospedali, case di cura e assimilabili, ivi compresi quelli adibiti a ricovero o cura di minori ed anziani, nonché le strutture protette per l’assistenza e il recupero dei tossico-dipendenti o di altri soggetti affidati a servizi sociali pubblici limitatamente alle zone riservate alla permanenza ed al trattamento medico dei degenti e degli ospiti. In tutti i casi è prevista la riduzione di due ore della durata massima giornaliera di attivazione degli impianti termici destinati alla climatizzazione invernale (quindi da 14 a 12 ore)
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