Magliette a righe e labbra rosse, le P-flash a Va Sul Palco

La band di Domodossola sarà sul palco delle Cantine Coopuf per la quarta serata di concorso. Ecco la presentazione

Va sul palco 2015 - band

“Le P-flash sono una band che nasce a Domodossola nel 2013 e si presentano con una formazione non convenzionale, composta da tre donne: Greta Bragoni alla voce, Roberta Brighi al basso, Emily Manoni alla batteria, accompagnate dall’unico uomo presente ne gruppo: il chitarrista Pietro Minacci”.

Si presenta così la band che sabato sera, 16 gennaio, salirà sul palco delle Cantine Coopuf di Via De Cristoforis, 5 per la quarta serata di Va sul Palco.

“Ci conoscemmo durante le prove di musica d’insieme alla scuola di musica locale (Make Music, di cui tutti facevamo parte) e le serate passate a divertirsi nel pub della zona (Titty Twister); Presto nacquero un’amicizia ed una stima reciproca, le quali stuzzicarono in noi, l’idea di creare un gruppo insieme. Il progetto iniziò sotto forma di coverband e proseguì come tale per il successivo anno. Tutte le prove e le esperienze Live ci sono servite per crescere, anche individualmente, aiutandoci a trovare la concretezza, il suono ed il feeling che ricercavamo. Il nome venne deciso poco prima dell’ “esordio”, mentre si chiacchierava con un nostro caro amico, durante una serata nel locale già nominato. Esso si sentì ispirato dall’energia e la potenzialità che vedeva in noi, azzardando il nome: Pornoflash, che poi noi abbreviammo in P-flash. Nel 2014 arrivó il momento in cui tutti sentivamo il bisogno di spostare la nostra attenzione verso qualcosa di nuovo. Decidemmo, così, di provare a scrivere musica inedita”.

Raccontateci del vostro Ep…
“Finite le date estive, cominciammo subito a concentrarci sul nuovo progetto, scrivendo le prime bozze. Queste, in poco tempo, diventarono dei pezzi pronti per essere registrati. Fu così che il 9 maggio 2015 presentammo il primo EP “Stripes” al beneamato club: La Loggia del Leopardo, sotto la neonata etichetta Leopard Records. Le 5 tracce contenute sono frutto di un mix di varie sonorità molto enrgiche”.

Avete dei punti di riferimento musicali?
“Di base, siamo una band rock, ma non ci poniamo limiti di genere, le cui sfumature spaziano, appunto, dal punk, grunge, al rock-psichedelico, alla funky-dance, al pop. Tutto ciò deriva, ovviamente, da quelle che sono le nostre influenze musicali ( si può pensare alla Joplin, a Blondie, alle Hole, ai Nirvana, agli Alice in Chains, a Jhonny Marr, the Smiths, ma anche a Juliette Lewis e ai Foo Fighters)”.

Quali sono i temi trattati nell’Ep?
“Andando un poco più a fondo, l’Ep parla di quello che desideriamo. Avere la libertà di dire la nostra in completa sincerità, avere le nostre indecisioni, scegliere nei tempi e nei modi che piacciono a noi, di credere nei nostri sogni, allontanandosi dai pensieri generali di quelle persone, le quali, siano amiche o meno, si prendono il dovere di giudicare il tuo operato imponendoti i loro consigli, le loro regole, le loro convenzioni sociali, mettendo a disposizione di chi ascolta le nostre esperienze personali. La scelta del motivo a strisce bianche e nere, sormontate da una bocca rossa (appartenente alla cantante), infatti, non è stata presa solo per una ragione estetica. Questa immagine rappresenta tutto ciò che è schematico. Le strade, i percorsi già segnati, quindi le regole, le scale, le divisioni sociali nette, l’opposizione di due estremi senza considerare tutto cioè che c’è nel mezzo, le sbarre… Noi cerchiamo in modo molto semplice di andare oltre a questo: parlando, suonando, cantando quello che ci va e piace. Ecco qui spiegata la scelta delle labbra in contrasto. Se questo potesse aiutare le persone a credere di più in se stesse, nonotante tutto, noi saremmo davvero felici”.

Avete già partecipato a concorsi musicali per band emergenti in passato?
“Nel Maggio del 2015 abbiamo partecipato al Battle of The Band Contest di Virgin Radio! Era un concorso interamente Online con modalità di Voto abbastanza lunghe. Sostanzialmente chi aveva più voti (per 30 giorni, ogni 12 ore una persona poteva votare il brano di una band) Vinceva. Noi arrivammo secondi… per una manciata di voti”

Cosa vi aspettate da questa esperienza?
“Da questa esperienza vogliamo trarre il meglio, conoscere nuove persone, ampliare i propri orizzonti musicali e perché no, vincere uno degli utili premi”.

Cosa pensate della situazione della musica in Italia oggi? C’è abbastanza spazio per le band emergenti?
“Questo è come si suol dire, il tasto dolente. Difficile la realtà musicale di oggi. Ai giorni nostri emergere è sempre più complesso! Tutto ruota attorno ai Talent Televisivi, e, se non si passa dallo schermo è difficile poter fare “il grande salto” in Italia; senza contare che le band che decidono (noi compresi) di voler portare in giro la propria musica devono fare i conti con i Cachet che sono diventati veramente bassi e rientrare nelle spese diventa un’impresa sempre più ardua. Non possiamo però nemmeno dare tutta la colpa ai gestori dei locali, i quali devono far fronte anche alle assurde spese della SIAE!!! Insomma, la situazione italiana per le band emergenti non è tra le migliori ma questo non frena la nostra voglia di comporre, suonare e portare nei locali italiani (e non) la nostra musica!”

Adelia Brigo
adelia.brigo@varesenews.it

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Pubblicato il 15 Gennaio 2016
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