Le Iene in tribunale per l’intervista a Lucia Uva
La donna è accusata di aver diffamato poliziotti e carabinieri. Il giornalista Mauro Casciari. "Affermazione spontanea e disperata"

Un processo Uva a parti invertite, dove sul banco degli imputati siede Lucia Uva, la sorella di Giuseppe, mentre le parti civili sono invece i 2 carabinieri e i 6 poliziotti che in corte d’assise sono imputati di omicidio preterintenzionale. E’ un rovesciamento della situazione, il processo per diffamazione contro la Uva, finita davanti al giudice perchè durante una puntata della trasmissione tv Le Iene disse che suo fratello era stato violentato dalle forze dell’ordine, e perchè nella propria pagina facebook ha successivamente rivolto parole giudicate diffamatorie dai carabinieri.
Davanti al giudice Cristina Marzagalli oggi è stato ascoltato come testimone Mauro Casciari, l’inviato delle Iene che realizzò quella intervista e che inizialmente era stato anch’egli indagato per diffamazione. Il processo in sé è abbastanza ordinario, ma è il complesso della vicenda che suscita tensione da anni.
Casciari ha raccontato che Le Iene non spengono mai la telecamera e che cercano di cogliere gli aspetti anche emozionali dei personaggi. Quando Lucia Uva disse quella frase – “L’hanno inculato” – e pianse mettendosi le mani nei capelli il giornalista la mandò in onda. “Venne fuori in maniera spontanea e disperata – ha detto Casciari – per noi quella era una scena significativa della situazione”.
Le Iene si erano interessate alla vicenda perchè una perizia aveva rivelato che sul corpo di Uva vi era del sangue e una sostanza biancastra che secondo Casciari poteva anche essere sperma. In realtà, questa seconda circostanza risultò errata e Le Iene in una successiva puntata lo precisarono.
Ecco come Mauro Casciari ha raccontato quella trasmissione all’uscita dal tribunale. Casciari ha aggiunto che non lavorerà più per Le Iene.
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