Addio prof, cercheremo di renderla orgogliosa di noi

La IV BS dell'Istituto Dalla Chiesa di sesto Calende ricorda con commozione la docente Giuliana Checchi

Sul sito dell’istituto Dalla Chiesa compare la triste notizia e il commiato di dirigente e colleghi. Il Rosario sarà recitato mercoledì’ sera ore 19.00 in Basilica a Gallarate; i funerali si terranno giovedì ore 15.30, sempre in Basilica.

Di seguito l’ultimo saluto di un’alunna

L’incredulità è stata la prima reazione di quando quella mattina ci è giunta la voce di ciò che fosse successo. Continuavano a domandarci se fosse vero e come fosse possibile.

Suppongo che uno studente ad un certo punto dia per scontata la presenza dei suoi professori. Quando abbiamo salutato la nostra professoressa di italiano a giugno non avremmo mai pensato sarebbe stato per l’ultima volta. Avevamo tutta un’estate davanti, e poi la quinta. La maturità, la tesina, lo studio intenso ed il nostro non sentirci mai davvero preparati.

L’ho rivista, per puro caso, dopo la scuola.

Mi ha sorriso e nella nostra brevissima conversazione ho rivisto tutto ciò che mi ha fatto amare in modo controverso la mia professoressa di italiano.

Mi ha detto che per il prossimo anno io e la mia classe ci saremmo dovuti preparare benissimo e studiare come dei matti per prepararci bene alla maturità.

iis dalla chiesa sesto calende

Me l’ha detto con un sorriso ma alzando un indice di rimprovero; la mia è una buona classe ma non è mai stata perfetta, e lei più di tutti ce lo faceva notare.

Le ho sorriso anch’io, stupita di quanto incontrare fuori dalle mura della mia scuola una professoressa non cambi poi così tanto la sua posizione.

“Prof, io studio bene da quando sono in prima!”, le ho risposto.

E lì ho visto il suo sguardo, quello che non si lascia mai cogliere impreparato.

La mia professoressa sa sempre cosa dire, ha sempre una risposta per tutto, non la si mette mai spalle al muro. È una cosa che noi studenti amiamo ed odiamo di lei, perché non si vince mai.

“Allora devi studiare di più.”, mi ha risposto.

Ho avuto l’onore di avere una professoressa che non era perfetta, ma nonostante questo era stimata da tutti noi.

La sua passione per la letteratura, per il teatro e la lettura espressiva. Per la musica, il cinema.

Gli scontri avvenuti in classe perché lei voleva vederci reagire, perché eravamo “troppo pigri”.

La sua sfida personale nei confronti dell’inglese. Quel sapere e quell’intelligenza acuta e pungente.

La ricorderemo sempre come la nostra professoressa di italiano, quella professoressa che abbiamo fatto disperare per due anni e che a sua volta ci ha fatti disperare con lo studio perché il livello preteso da lei era alto, altissimo.

Cercheremo, prof, di renderla orgogliosa della classe che ha seguito e dalla quale voleva sempre “qualcosa in più”.

È stato un onore conoscerla.

“One of these mornings, you’re gonna rise up singing. You’re gonna spread your wings and you’ll take to the sky.”

[Testo tratto da Summertime cantata da Ella Fitzgerald. La canzone preferita della nostra professoressa.]


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Pubblicato il 13 Luglio 2016
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