Mirtilli che passione: la provincia raddoppia l’area di produzione
La Coldiretti fa il punto di una coltivazione che piace sempre di più. In dieci anni sono quasi triplicate

I campi lombardi sono sempre più blu. Negli ultimi dieci anni – spiega una rilevazione della Coldiretti regionale – le coltivazioni di mirtilli sono quasi triplicate, passando da meno di 500mila metri quadrati nel 2006 a un milione e mezzo circa nel 2015.
«Questo frutto ricco di vitamina C e antiossidanti è da sempre presente in forma selvatica, mentre l’avvio della coltivazione specializzata è piuttosto recente. In Lombardia il primo impianto sperimentale fu realizzato nel 1973 – spiegano il presidente e il direttore di Coldiretti VareseFernando Fiori e Raffaello Betti. – Da allora è stato un continuo crescendo, anche nella nostra provincia”.
In meno di un decennio la superficie dedicata alla coltura dei mirtilli in provincia di Varese è più che raddoppiata, passando da 144.200 mq nel 2006 a 304.900 mq nel 2015, con un incremento di 160.700
A Vergiate, in provincia di Varese, i tre fratelli Federico, Enrico e Lorenzo Montonati di 25, 27 e 30 anni hanno deciso di aprire un’azienda agricola per coltivare piccoli frutti, in particolare mirtilli: «Siamo partiti da zero, facendo un passo alla volta perché non veniamo da una famiglia di agricoltori – spiega Enrico, che ha studiato Scienze geografiche – In questa zona c’è carenza di terreni estesi, quindi ci siamo orientati a produzioni più circoscritte. Inoltre la terra ha un’acidità perfetta per il mirtillo».
Ma è crescita anche nel resto della Lombardia, specie nelle province vicine:
«Quest’anno la raccolta ha avuto un po’ di problemi all’inizio di giugno a causa del maltempo – spiega Mario Gelmini, 21 anni, titolare dell’azienda agricola Frutta e Sapori di Bizzarone, nel Comasco, che ha circa 12mila piante di piccoli frutti, in particolare mirtilli, lamponi e more – Poi il clima è migliorato, e ora stiamo andando bene. Per garantire il massimo della qualità sia dei frutti freschi sia dei prodotti trasformati nella nostra azienda raccogliamo tutto a mano».
«Ho iniziato a coltivarli una decina di anni fa – spiega alla Coldiretti Lombardia, Olmo Fumasoni, agricoltore 27enne di Sondrio – Oggi ho circa 10mila piante su 30mila metri quadrati».
La culla del mirtillo lombardo è la Valtellina dove – spiega la Coldiretti regionale – le superfici sono aumentate di circa 335mila metri quadrati nell’arco di un decennio. “Quando sono partito vendevo soltanto il prodotto fresco, ma quasi subito sono passato alla trasformazione – continua Fumasoni –Oggi produco vari nettari, confetture e anche una birra al mirtillo».
Ogni pianta può arrivare a produrre in media 2-3 chili di mirtilli a stagione, ma ci vogliono circa tre anni dalla piantumazione prima che possa dare frutti. I prezzi riconosciuti ai produttori variano tra 4 e i 6 euro al chilo, mentre al dettaglio oscillano tra i 10 e i 12 euro. Per crescere bene – spiega l’analisi di Coldiretti Lombardia – il mirtillo ha bisogno di suoli poco profondi e con un pH acido, di temperature elevate e di una buona esposizione solare. Poveri di calorie ma ricchi di fibre, i mirtilli sono apprezzati per le loro proprietà benefiche: oltre ad avere un’elevata capacità antiossidante proteggono la vista, i vasi sanguigni e sembrano avere anche un ruolo positivo contro il colesterolo “cattivo».
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