Il Fertility Day non si celebra: “Un’occasione sprecata”
Giovedì 22 settembre ricorre la giornata voluta dal Ministero della Salute. In provincia non verrà celebrata, ma i ginecologi invitano comunque ad una riflessione
Nessun convegno, nessuna tavola rotonda. In occasione del “fertilità day” promosso dal Ministero della Salute per giovedì 22 settembre, in provincia di Varese non ci sarà alcun evento.
Gli incontri saranno in quattro città italiane ( si legge sul sito dedicato) : si parlerà dei fattori di rischio per la salute riproduttiva a Roma, di come proteggere dal cancro la fertilità a Bologna, di diagnosi e terapie davanti alla funzione riproduttiva compromessa a Padova, dell’età fertile dell’uomo e della donna a Catania. Il sito racconta, con brevi schede, la fotografia della fertilità nel paese.
«Forse è stato pubblicizzato e promosso male, però, è un’occasione sprecata» Il primario di ginecologia dell’ospedale di Busto Arsizio Paolo Beretta promuove l’idea alla base della campagna del Ministero per il Fertilità Day: « Oggi abbiamo bisogno di maggior informazione. La fertilità è un bene che diamo per scontato. Invece dovremmo iniziare a capirne il grande valore, la sua preziosità. Mancano educazione e informazione sui comportamenti che mettono a rischio la capacità riproduttiva, sulle malattie, spesso sessualmente trasmesse, che la annullano. Non entro nel merito della crescita o decrescita demografica, dico solo che la nostra società è proiettata avanti con l’età, ma il nostro corpo no. L’orologio biologico non è stato spostato: bisogna dare le giuste opportunità perché si colga la fertilità. Non esiste il momento perfetto. Ecco perché è meglio essere consapevoli».
La medicina ha già creato un sistema di assistenza alle donne “tardive”: « Noi prendiamo in carico la donna fino a 43 anni – spiega il dottor Roberto Puricelli, primario di ginecologia all’ospedale Del Ponte di Varese – Siamo uno dei migliori centri italiani per l’inseminazione. Potremo anche crescere, appena arriveranno spazi e personale nuovo. Oltre agli sforzi che quotidianamente facciamo, però, non si può andare e le nascite continuano a diminuire, ogni anno di più. È importante mettere l’attenzione sul tema generale della fertilità dal punto di vista medico e biologico».
In provincia, dunque, nessun evento particolare. Solo l’invito a riflettere seriamente su quel complesso meccanismo che è il corpo umano.
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La sua ossessione è sfociata, grazie ai soldi pubblici, in questa abominevole campagna, un insulto alla intelligenza delle persone.
Si dimetta Lorenzin. Quando le questioni o sarebbe meglio dire le fobie personali diventano pubbliche è la dimostrazione che lei non è adatta a fare quel lavoro.