Commissariamento Molina. Marsico (FI): “Messo in sicurezza un patrimonio della città”

«Con il commissariamento del Molina è stata messa in sicurezza la Fondazione, patrimonio della città di Varese e di tutti i varesini. Quando si conosceranno le motivazioni si potrà meglio argomentare ma credo sia lecito ritenere che quanto riferito in prima battuta, a seguito della mia interrogazione in Consiglio Regionale  dall’Assessore Gallera e, successivamente, confermato in sede di audizione presso la commissione competente dai vertici  dell’Ats, abbia trovato conferma. Avevo, nel corso delle precedenti settimane, più volte cercato, senza successo, di conoscere il pensiero a questo proposito del Sindaco di Varese. Il sindaco Galimberti non si è mai espresso né ha mai preso una posizione di censura. Io posso comprendere le motivazioni del suo silenzio ma, assolutamente, non le posso giustificare. Di certo ora Galimberti non ha più alibi di sorta: cominci con l’ammettere quello che ormai è il segreto di Pulcinella ovvero l’accordo politico con Malerba, quell’accordo che fino a oggi gli ha impedito di essere il Sindaco di tutti e, abbia finalmente il coraggio di andare fino in fondo alla questione.  Varese merita di avere un Sindaco libero di dire quello che pensa e non stretto nella morsa di una alleanza divenuta oltremodo scomoda se non addirittura ingombrante. Lo faccia senza attribuire fanciullescamente la responsabilità ad altri perché dell’accordo politico intervenuto è stato il solo ad averne giovato. Ancora una volta rimarrò in attesa del suo garbato silenzio.»

Queste le parole del consigliere regionale Luca Marsico, primo firmatario lo scorso 4 ottobre dell’interrogazione in Consiglio regionale della Lombardia sulla questione , fra i promotori dell’ indagine conoscitiva sul tema presso la Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia, in merito alla decisione dell’Ats Insubria di commissariare la Fondazione Molina di Varese.