“Una cartolina dall’Etiopia” con il sorriso di venti bambini

Si è concluso con una bella adozione a distanza il progetto didattico promosso dall'Istituto di istruzione superiore della Valceresio

Avarie

Un lungo filo di solidarietà unisce, per il secondo anno, il cuore della Valceresio e il cuore dell’Africa.

E’ giunto a compimento nei giorni scorsi il progetto “Cartolina dall’Etiopia” dell’Isis Valceresio di Bisuschio. Un progetto dove  educazione, didattica e percorsi di crescita personale si sono trasformati in un gesto estremamente concreto come l’adozione a distanza di 20 bambini etiopi, di cui dieci nuove adozioni e dieci rinnovi.

“L’adozione a distanza, realizzata con il Centro Aiuti per L’Etiopia, è solo la tappa finale di un percorso innanzitutto didattico e poi di sensibilizzazione – spiega la professoressa Giulia Trombino che ha coordinato il progetto insieme alla collega Ilaria Antonini – Un itinerario formativo che ha coinvolto quasi l’intero Istituto e si è potuto realizzare anche grazie ad un buon nucleo di docenti della scuola molto attenti e ricettivi alle tematiche legate al sociale e che vive la scuola non solo come luogo di pura istruzione ma anche come agenzia educativa per eccellenza”.

A supportare il progetto il Dirigente scolastico Maurizio Tallone “che – spiegano le docenti – per primo appoggia e incoraggia queste iniziative”.

Ben 25 le classi che hanno partecipato, con tantissime “mamme e papà” a distanza che appartengono a tutti i corsi offerti dall’Istituto, dal Liceo scientifico a quello delle Scienze umane, dall’indirizzo Finanza e marketing a quello di Relazioni internazionali, fino ai Corsi professionali e di indirizzo Turistico.

Perchè l’obiettivo del progetto è realmente trasversale e al centro c’è la crescita dei ragazzi, qualunque sia il loro percorso di studi: “Aiutare concretamente un bambino è un modo diverso e coinvolgente per lavorare con gli studenti su tematiche che permettono loro di sviluppare la consapevolezza di valori quali  la dignità, la libertà, le pari opportunità e  la solidarietà. Concetti che non devono essere considerati come un dato formale o come ideali astratti ma valori  che vanno perseguiti, voluti e “curati” con gesti concreti”.

I ragazzi, con i vari insegnanti, hanno lavorato molto anche sulla conoscenza delle cause del sottosviluppo e delle problematiche che ne derivano; sono stati stimolati a riflettere sul corretto uso dei beni materiali, nella consapevolezza che il superfluo diventa fondamentale per la sopravvivenza di altre realtà socio-economiche.

Hanno studiato funzioni e scopi delle associazioni umanitarie, a partire dal Centro Aiuti per l’Etiopia che ha collaborato al progetto, fino realtà come Unicef e Fao. Hanno letto la Dichiarazione dei diritti del fanciullo, e attraverso film e lezioni frontali hanno approfondito la conoscenza dell’Etiopia.

Un lavoro interdisciplinare e stimolante che ha preceduto e accompagnato la raccolta dei fondi per sostenere le adozioni a distanza, e che ora i ragazzi e i loro insegnanti potranno vedere riflesso nei tanti sorrisi dei “loro” bambini.

Mariangela Gerletti
mariangela.gerletti@varesenews.it

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Pubblicato il 24 Gennaio 2017
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