Pendolari della Valceresio, la via crucis quotidiana
Una lettrice di Viggiù mette in evidenza il problema che ogni giorno devono affrontare i pendolari che dalla Valceresio vanno verso il capoluogo lombardo
“La Valceresio sembra essere tagliata fuori dal mondo… niente più treno e non si sa neppure quando termineranno, se termineranno, i lavori della nuova Ferrovia che collegherà la Svizzera all’Italia. I nostri politici sembravano orientati a sviluppare i collegamenti con l’estero, ma di fatto, non sono neppure in grado di garantire un buon servizio di trasporto nel raggio di 30 km”.
Il grido di dolore viene da una nostra lettrice che vive a Viggiù e che ogni giorno deve andare al lavoro verso Milano. In assenza di collegamenti ferroviari della Valceresio con Varese, è costretta come centinaia di altre persone che provengono dai paesi della valle a recarsi in macchina a Varese, per poi prendere i treni diretti verso il capoluogo lombardo, affrontando ogni giorno il grande dilemma: dove lascio la macchina? e a sostenere i costi del parcheggio.
“I pendolari che transitano con i mezzi pubblici dalla Valceresio verso il capoluogo lombardo, di fatto, hanno dei gravi disagi, niente treno, bus strapieni, mancate coincidenze e questo solo per giungere dalla Valceresio alla città di Varese – scrive Franca – Se poi aggiungiamo la nuova brillante idea che ha avuto il Sindaco di Varese, poveri noi… Recentemente tutti i posteggi liberi intorno alle stazioni sono diventati a pagamento, con tariffe che oscillano tra l’euro e l’euro e 50 all’ora, ma i pendolari come possono fare?Personalmente mi ero attivata per fare l’abbonamento presso il parcheggio della stazione diversamente il posteggio di Piazzale Kennedy che ospita in tre giorni della settimana il mercato, riducendo notevolemente gli spazi disponibili. Evidentemente le richieste sono molte, visto che sono in lista d’attesa ma nel frattempo come faccio?”.
“Già è un disagio lavorare a 30 km da casa ma il lavoro nobilita l’uomo ed anche la donna ed in un periodo di grave crisi economica si accetta anche il lavoro per il quale devi fare spostamenti rimanendo fuori casa tutto il giorno – conclude Franca – Ma almeno che ci mettano nella condizione di poter usufruire dei mezzi pubblici e di parcheggi gratuiti nel raggio intorno alle stazioni. Perché diversamente per giungere nel mio luogo di lavoro che si trova sulla tratta Varese-Milano e dovendo usufruire dell’autovettura, di fatto, giunta in città, il problema sarebbe lo stesso, niente parcheggi gratuiti per i pendolari! Vengono pubblicizzate campagne per l’utilizzo dei mezzi pubblici, bene, metteteci in condizione di poterne usufruire, senza complicarci oltre la vita”.
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