Cattaneo, Magrini e quei voti del centro che fanno vincere

Gori e Maroni li corteggiano, gli ex Ncd sono divisi ma potrebbero essere determinanti. Dipende da Alfano

raffaele cattaneo

Grandi manovre all’ex Ncd, Alternativa popolare, il cui presidente è il ministro degli esteri Angelino Alfano, un centro che sta cercando una sua collocazione politica precisa e dalle cui scelte dipenderanno tante cose. Occhi aperti sulla Sicilia: forse nella terra dei cannoli e delle arancine fritte si decideranno, molto più di quanto non sembri, anche i destini di Varese.

(Foto sotto il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo)

Alternativa popolare, come oggi si chiama l’Ncd, è un partito a volte complicato nella scelta delle maggioranze, ma è stato assolutamente determinante nella vittoria del centrosinistra e del centrodestra, negli ultimi anni. Lo sarà anche in Lombardia, tra Gori e Maroni. Angelino Alfano e Silvio Berlusconi stanno cercando di capire se allearsi in Sicilia alle regionali. Potrebbe essere il preludio a una rinnovata alleanza di centrodestra dopo l’attacco che Renzi gli sferrò con l’accordo sul proporzionale (poi saltato).

Oggi il film è un altro e Renzi è probabilmente pentito. Ma cosa c’entra tutto questo, con Varese? Il mondo centrista dalle nostre parti è variegato. Il raggruppamento che meglio spiega a che punto siamo è “Esperienza Civica”, la lista di amministratori che alle elezioni del consiglio provinciale ha ottenuto 2 seggi su 16 e che esprime il vicepresidente della provincia Marco Magrini. L’Ncd lombardo di Raffaele Cattaneo sta col centrodestra e in regione sostiene Maroni. Magrini è stato tra i fondatori dell’Ncd ma poi ha guardato come esempio all’Ncd nazionale che sta con Renzi, divorziando da Cattaneo e alleandosi con il centrosinistra di Gunnar Vincenzi in Provincia.

(foto sopra, il vicepresidente della Provincia di Varese Marco Magrini)

marco magrini

Oggi entrambi sono tra i cavalli in corsa per le regionali. Se Alfano tornasse con il centrodestra, tutto questo mondo ricomincerebbe a guardare a Forza Italia ma scatterebbe una competizione interna di non poco conto. L’ostacolo a questo gran rientro è la Lega di Salvini, ma per quanto? Il quadro insomma è frammentario.

Un piccolo passo indietro. Alle ultime elezioni provinciali di Varese, Ncd, che aveva sostenuto per due anni il presidente dei centrosinistra Gunnar Vincenzi, si era divisa in due. “Insieme per una provincia civica” guidata da Raffaele Cattaneo era tornata al centrodestra. “Esperienza civica” di Magrini è invece rimasta a sinistra guidata dal leader degli amministratori locali della Valcuvia. Magrini ha conquistato due seggi, facendo eleggere insieme a lui anche il sindaco di Mornago, Davide Tamborini (a sua volta vicino all’ex senatore Udc Maffioli).

Magrini ha quindi ottenuto una vittoria politica, in quella occasione, è diventato vicepresidente della provincia restando col centrosinistra e ha aggregato molti sindaci e amministratori sotto le insegne di un centro civico che governa. Ma a settembre arriverà il momenti di scegliere e in ballo ci sono anche le preferenze che serviranno per competere alle elezioni regionali. In questo mondo un po’ a destra e un po’ a sinistra sono in tanti ad avere ambizioni. I partiti corteggiano quelli dell’Ncd. Da una parte Maroni e il capo dei forzisti Nino Caianiello fanno la corte a un big come il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo, sempre presentissimo sul territorio. Ma sembra che anche il centrosinistra di Giorgio Gori faccia anche il filo ai centristi del territorio che si sono dimostrati senza preclusioni sulle alleanze e chissà che a Magrini non venga chiesto di correre alle regionali.

C’è da dire che il gruppo di Cattaneo è più omogeneo, e il presidente ha una chiara storia formigoniana e cattolica. Dentro e nei pressi di Esperienza civica invece c’è molto dell’ex centrodestra laico e un po’ di ex Udc come l’ex senatore Maffioli, Malerba della Lega Civica, Bottini ex Forza Italia. E qualcuno dice anche Antonio Tomassini, l’ex senatore che però, da noi contattato, si è definito solo libero pensatore e non legato ad alcun partito.

In chiave regionale però qualcuno osserva che se Esperienza civica resta dov’è rischia di diventare persino più importante di quanto non sia oggi, perché Giorgio Gori nella sua corsa al Pirellone probabilmente beneficerà di uno schema con il Pd e due liste civiche costruite ad hoc, a sinistra e al centro. Gori è in cerca di esperienze del genere, in ogni provincia lombarda. E’ uno schema che funzionò a Varese città, ad esempio, dove la sinistra ufficiale fu sostituita da una sinistra civica creata ad hoc e che prese più voti.

Roberto Rotondo
roberto.rotondo@varesenews.it
Pubblicato il 09 Agosto 2017
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