Risarcimento Trenord, per il Pd “campanello d’allarme”
È il commento di Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, alla notizia del riconoscimento del maxi risarcimento
“La sentenza della Corte di Appello di Milano deve suonare più che come un campanello d’allarme, perché a questo punto la situazione del trasporto pubblico lombardo, oltre ai bonus tradizionali, vede per la prima volta riconosciuta una class action di pendolari. Precedente che deve far riflettere sia la Regione che i dirigenti di Trenord”, è il commento di Luca Gaffuri, consigliere regionale del Pd, alla notizia del riconoscimento del maxi risarcimento di 300mila euro per 3.018 pendolari, aderenti alla class action di Altroconsumo, per i gravi disagi subiti nel dicembre 2012.
Ma ciò che più preoccupa Gaffuri è il fatto che l’esperienza rischia di non insegnare, considerato che “a giugno siamo ritornati non molto distanti dai livelli di disagio del dicembre 2012, con soppressioni, cancellazioni e ritardi inaccettabili. Tant’è che 16 direttrici del trasporto regionale su 40, a giugno, hanno subito disagi e riceveranno il bonus per l’abbonamento di settembre 2017 da Trenord”.
Insomma, “non è sufficiente l’investimento che Regione Lombardia ha deciso di fare con l’acquisto di 160 treni, ma in tempi lunghissimi: se l’iniziativa è importante, impostata così serve a poco e soprattutto è meglio intervenire subito sulle infrastrutture, perché i problemi grossi sono dovuti alla cattiva manutenzione del materiale rotabile, delle stazioni, dei passaggi a livello da riqualificare. È necessaria maggiore attenzione da parte di Trenord e di Regione Lombardia, che è il soggetto controllore, le quali non possono non tenere conto del fatto che abbiamo un’infrastruttura vetusta”.
Gaffuri ricorda che il Pd, già 4 anni fa, aveva fatto la sua proposta: “I treni andavano acquistati tutti e subito, mettendo a gara europea il servizio regionale lombardo. L’Emilia Romagna ha seguito questa strada e avrà 80 treni nuovi tutti insieme”.
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