Devono dimostrare di essere incensurati…e ci vanno col coltello
I frontalieri che invece di ottenere una fedina immacolata in tribunale, la sporcano per disattenzione facendosi pizzicare dalle guardie giurate
Un autogol è sempre bizzarro, magari è involontario ma risulta lo stesso un po’ goffo e imbarazzante. Quello che accade da alcuni giorni, al tribunale di Varese, è proprio come tirare il pallone nella propria porta per farsi del male.
Per ben tre volte, in pochi giorni, alcuni cittadini che dovevano recarsi all’ufficio del casellario giudiziale per ritirare la propria fedina penale, si sono fatti fermare dalla guardie giurate con oggetti atti a offendere: due volte un coltello e una volta un tirapugni.
Sono stati segnalati ai carabinieri ed è partita la procedura per la denuncia che potrebbe anche concludersi con un provvedimento penale che, in teoria, salvo lieve entità del fatto o pena sospesa, li porterebbe a sporcare la loro fedina penale.
Si tratta, in generale, di cittadini che per lavorare in Svizzera hanno bisogno di presentare alla ditta il certificato penale, una procedura che il paese elvetico ha imposto ai frontalieri.
Il messaggio che arriva dal tribunale è semplice: se devi lavorare e vai a palazzo di giustizia per ritirare un certificato penale (che si suppone debba essere immacolato), non è una buona idea andarci con un coltello nella borsa o con un tirapugni.
Che logica ha questa disattenzione? A meno che non si voglia lavorare nel crimine svizzero. E allora sì, avere un certificato penale con denunce… può essere qualificante.
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