Consigli dal Polo Sud per amare il nostro pianeta

Chiara Montanari ha guidato diverse spedizioni scientifiche nell’Antartide: oggi era in città per incontrare gli studenti di elementari e medie

Una donna forte, con la determinazione di una marine: la descrive così chi con lei ha una certa confidenza. Ma oggi Chiara Montanari, capo missione di numerose spedizioni scientifiche nell’Antartide, a -80 per studiare il clima ha saputo con parole chiare e semplici descrivere cos’è il nostro mondo oggi, e perché dobbiamo volergli bene.

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Chiara, dal Polo Sud a Gavirate per insegnare l’ecologia 4 di 7
Chiara, dal Polo Sud a Gavirate per insegnare l\'ecologia

Lo ha fatto anche con momenti di gioia e coinvolgimento di fronte a centinaia di ragazzi delle scuole medie e delle elementari del plesso scolastico di Gavirate che hanno partecipato ad una conferenza sul cambiamento climatico.

E se chiamiamo “AstroSamantha” la Cristoforetti, potremmo battezzare “Chiara Concordia”, questa quarantatreenne toscana d’origine ma milanese d’adozione e spirito, tanto da venir premiata con l’Ambrogino d’oro per i suoi successi.

Concordia infatti è il nome di una delle basi antartiche gestite anche dagli italiani a 1200 chilometri dalla “civiltà” e immersa nel bianco assoluto; e Chiara ha saputo guidare missioni che durano non un giorno, ma mesi e mesi, facendo da guida al team che lavora con diverse competenze e solo in apparenza nel mezzo del nulla, perché sotto i ghiacci, nelle lunghe “carote” bianche estratte dagli scienziati, si nascondono 800 mila anni del nostro passato, preziosi anche a capire dove andremo.

Ma partiamo dal presente: l’acqua. Quanta ne usiamo? E, soprattutto, in che modo? Questi ragazzi oggi non lo sanno, ma la spiegazione ricevuta su come si possa riciclare questo bene prezioso e fondamentale per la vita, li riguarda da vicino. E forse questi giovani scolari in un futuro prossimo impiegheranno gli stessi sistemi utilizzati e sperimentati dagli scienziati del Polo Sud con l’acqua usata e filtrata per svariati utilizzi, senza mai sprecare.

Facile come mangiare una caramella: peccato che prima di arrivarci si debbano superare a volte fino a sette involucri di materiale diverso che chissà dove andrà a finire.

Laggiù al Polo no, non può funzionare così, ed ecco che la lezione si arricchisce con un altro esempio di raccolta “iper” differenziata: persino gli avanzi del cibo consumato nei moduli di Concordia vengono impiegati per realizzare compost che poi viene recapitato a casa ai ricercatori.

Un incontro ritagliato sulle necessità formative dei ragazzi ma di interesse anche per il pubblico di insegnanti.

Sono state coinvolte le scuole primarie di Gavirate, Voltorre (dell’istituto comprensivo di Gavirate) e Azzio, e la scuola secondaria di Gemonio; per la riuscita di questa giornata è stato importante l’apporto del comitato genitori delle scuole elementari di Azzio.

Chiara Montanari
Life-explorer. E’ Travel Addicted e per guadagnarsi da vivere fa l’ingegnere. E’ esperta in Management, Leadership e Team-work in ambienti estremi. All’attivo ha 5 missioni in Antartide, è stata: Station Energy Manager @MZS 2003; 2 volte Expedition Leader @missioni Italo-francesi2008-10; Head of Logistics @missione francese2014; Expedition Leader @missione belga2016. Per sette anni è stata Interface Manager e consulente sulle strategie di risparmio energetico nelle basi di ricerca in Antartide. Ha lavorato come Operations Manager in UK nel settore innovazione e Start-up digitale. Ha un master in management ed è stata ricercatrice al Politecnico di Milano, dove attualmente si occupa di trovare sinergie tra università e imprese. Collabora con il Centro di ricerca sulla Complessità di Bergamo per sviluppare metodologie di trasferimento in ambito organizzativo delle competenze che si acquisiscono nelle esperienze di vita-lavoro in Antartide.
Nel 2014 è stata insignita dell’Ambrogino d’oro, civica benemerenza della città di Milano per l’impegno nell’innovazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico. Nel 2015 ha pubblicato (Cronache dai ghiacci, 90 giorni in Antartide Mondadori) il libro dell’ultima spedizione sul Plateau Antartico in cui propone l’ambiente estremo come metafora del mondo contemporaneo, caratterizzato da elevata complessità, incertezza e cambiamento continuo.
(dal sito chiaramontanari.net)

Andrea Camurani
andrea.camurani@varesenews.it

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Pubblicato il 12 Dicembre 2017
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