Varese Calcio: la crisi è ancora aperta, ma c’è un pizzico di ottimismo

Vertice a Palazzo Estense con Galimberti e Catellani. "Il finanziatore c'è, ma siamo al 70% della cifra necessaria". Il sindaco: "Tanti interessati: ora si facciano avanti ufficialmente". Forse si eviteranno le penalizzazioni

Catellani Varese Calcio Comune Varese

Un’ altra fumata grigia con qualche tonalità di ottimismo: questo il verdetto che Davide Galimberti, Sauro Catellani e Stefano Salvatori (socio di Catellani) hanno emesso al termine di un incontro sul futuro del Varese Calcio, tenutosi nell’ufficio del sindaco a Palazzo Estense e durato poco meno di un’ora. Al summit hanno preso parte inizialmente anche il vicesindaco Zanzi e l’assessore allo sport, De Simone, che poi hanno dovuto lasciare il gruppo per impegni pregressi.

Facce piuttosto preoccupate al momento di iniziare, un pizzico di sorriso al termine della chiacchierata con la stampa, al rompete le righe. I timori e le difficoltà quindi rimangono e nessuno le nasconde, ma allo stesso tempo sia Catellani-Salvatori, sia Galimberti sottolineano come ci sia interesse intorno al Varese, inteso come club e squadra, e come ci siano diversi soggetti che hanno espresso la volontà di aiutare la massima realtà calcistica cittadina.

L’AGGIORNAMENTO

«Oggi ci siamo innanzitutto aggiornati, abbiamo ribadito la necessità di trasparenza e di serietà da parte delle persone che si vogliono prendere cura del Varese. Diversi soggetti si sono fatti avanti: alcuni con me – ha detto Galimberti – alcuni attraverso il signor Catellani, e non sono gli stessi. Noi restiamo aperti a tutto ma ora chiediamo loro di confermare queste intenzioni con una vera manifestazione di interesse»

LE PRIME SCADENZE

Il Varese deve saldare circa 10mila euro entro giovedì per evitare i primi tre punti di penalizzazione, che sarebbero causati dalle vertenze perse con altrettanti giocatori (Innocenti, Talarico e Piraccini). Questo è il primo punto su cui c’è un po’ di ottimismo: «C’è la possibilità che il Varese Calcio si faccia carico di questa cifra» ha detto Galimberti senza entrare nel merito di chi, fisicamente, aprirà il portafoglio. Salvatori, che collabora strettamente con Catellani, ha ribadito la possibilità che questa cifra venga saldata.

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LO SCOGLIO RESTA IL DEBITO

Catellani ha confermato l’interesse da parte del suo principale finanziatore, l’imprenditore italiano basato in Svizzera con interessi nel mondo delle costruzioni: «Mi ha assicurato anche stamattina che lui, per il momento, resta a disposizione del nostro progetto».
«Le cifre che mette sul tavolo – ha proseguito Salvatori – sono importanti (si parla di 450mila euro ndr) ma è chiaro che non sono illimitate. Tra i suoi soldi e quelli che presumiamo siano necessari c’è ancora un gap da colmare. Finora siamo all’incirca al 70% della cifra che riteniamo utile».
Anche perché, spiega Galimberti «l’idea di tutti è quella di dare al Varese basi solide: non vogliamo ritrovarci tra pochi mesi in questa situazione».
Salvatori ha poi spiegato di non aver già contattato i creditori per iniziare a ridiscutere le cifre: «Farlo in questo momento è poco professionale. Se e quando avremo in mano la società, ci muoveremo»

CHI SI RIVEDE: TADDEO E CIAVARRELLA?

Interpellati sulla possibilità di un rientro, a vario titolo, di Aldo Taddeo e Gabriele Ciavarrella, i partecipanti al vertice hanno detto: «Se qualcuno vuole accostarsi al Varese in qualità di sponsor a noi va bene – le parole di Salvatori riferite, è bene sottolinearlo, a Ciavarrella». Il patron del “Life” «si è reso disponibile in questo senso» è la conferma di Catellani che poi ha aggiunto di non aver mai parlato con Taddeo, pur lasciando intendere che un qualche abboccamento c’è stato anche con l’ex plenipotenziario biancorosso.

BASILE? CHI L’HA VISTO

Il sindaco Galimberti invece ha tirato una frecciata all’attuale detentore delle quote, Paolo Basile, ma anche a chi lo rappresenta. «Io non ci ho mai parlato – ha detto il primo cittadino – E non ho mai parlato neppure con il suo avvocato (Eugenio Piccolo ndr). Io continuo a confrontarmi con i signori Catellani, con cui ogni giorno c’è almeno una telefonata».

LA NOTA POSITIVA

Lo stesso Galimberti, in conclusione, ha voluto dare un tocco di speranza (e Catellani, fino a lì piuttosto ombroso, si è aperto in un mezzo sorriso). «Le difficoltà sono molte. Oggi però abbiamo la forte sensazione che il Varese stia suscitando dell’interesse vero presso alcuni nostri interlocutori. Una sensazione che non avevamo il giorno – sabato 17 ndr – in cui abbiamo incontrato qui i rappresentanti della tifoseria. Per questo oggi, insieme, chiediamo a chi ha manifestato interesse di farsi ufficialmente avanti». Per salvare il Varese Calcio, c’è ancora posto. E forse c’è ancora tempo.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2018
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