Dal temporary store al glass bridge alla design week
La Varese Design Week si preannuncia interattiva e social
La Varese Design Week si preannuncia interattiva e social: sono tre quest’anno le installazioni dove le persone potranno infatti partecipare attivamente, immergendosi nel design e nel colore di cui la settimana varesina è fatta. Ecco i tre “pezzi” da non perdere.
IL GLASS EMOTIONAL BRIDGE
Dopo la Glass.Emotion Hall (la piramide di vetro) posta al centro dei Giardini Estensi nella passata edizione, Roberto Torsellini porta una nuova installazione emozionale, in Piazza del Podestà, con affaccio su Corso Matteotti.La Glass Emotion bridge: una struttura dalla quale sarà possibile vivere l’esperienza di sospensione nel vuoto, con una visuale inedita sul centro di Varese.
Alta 5 metri e larga 12, la composizione dell’installazione prevede 3 elementi principali connessi tra loro a formare il percorso: una scala che porterà il visitatore in quota, una passerella in vetro extratrasparente temprato e spesso e un terrazzo e un terrazzo di 4 metri per 4, con pavimento e parapetti in vetro come per la passerella.
IL TEMPORARY STORE
Il Color Temporary, in via Cattaneo al 2, nel luogo dove c’era la libreria Giuffrè, sarà allestito a cura della designer Silvana Barbato e dell’architetto e consulente colore Laura Sangiorgi. Questo spazio però non sarà solo il quartier generale della manifestazione – dove si potranno richiedere indicazioni e ritirare tutti i materiali informativi – ma sarà oggetto di mostre temporanee e anche di diverse installazioni, la più originale delle quali “chiama in causa” anche una psicologa, Sara Biancon «Proviamo delle sperimentazioni di colore e luci,grazie a due sponsor tecnici Keim (vernici) e Telmotor (illuminazione), con interazioni tra il visitatore e gli spazi – spiega Laura Sangiorgi – Creeremo sperimentazioni in collaborazione con la psicologa Sara Biancon per indurre delle emozioni e degli stati d’animo negli ambienti».
Un installazione nata per una fruizione trasversale della Varese Design week: «Che non vuole essere una manifestazione di addetti ai lavori, ma vuole suscitare reazioni anche nella gente “normale” – spiega Silvana Barbato – Il fruitore, davanti a una determinata suggestione, magari scopre di amare i colori o alcuni di essi».
LA “CASETTA” DI PIAZZA XX SETTEMBRE
la terza installazione interattiva sarà in piazza XX Settembre, ed è quella di cui si hanno meno informazioni al momento. Per ora si sa che sarà una sorta di “casetta” (per ora non si sa altro, tranne che al suo interno ci delle cornici…) ideata da Enrico Casmirri, dell’associazione AltreMenti, che gestisce il progetto ReMida, e che sarà possibile interagire in modo originalissimo. Come per le altre, non resta che vederle ed “usarle”: l’appuntamento è dal 12 aprile in poi.
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