Fs vuole prendersi i treni lombardi, ma la Regione non è proprio d’accordo
L'ad del gruppo Renato Mazzoncini già nel 2016 aveva criticato la governance di Trenord e proposto un maggior impegno di Fs nel mercato dei pendolari, il più consistente in Italia
Fs ci riprova? Il gruppo Ferrovie dello Stato, all’indomani delle elezioni regionali, è pronto a riproporre il tema di una maggiore presenza nel trasporto regionale. Di fatto per superare l’attuale assetto con Trenord. Una ipotesi che però Regione Lombardia stoppa ancora una volta.
«Dobbiamo iniziare la discussione» con la nuova giunta regionale presieduta da Attilio Fontana, ha detto l’amministratore delegato del gruppo Fs, Renato Mazzoncini, alla Stazione Centrale di Milano per la cerimonia di inaugurazione del nuovo collegamento Frecciarossa tra Genova, il capoluogo lombardo e Venezia. «Abbiamo già detto – ha chiarito il manager – che siamo disponibili a fare un investimento da 1,5 miliardi sui treni. Bisogna solo discutere le condizioni. Non appena si insedierà la nuova giunta, apriremo un tavolo». Da Palazzo Lombardia, però, non giungono segnali favorevoli: «Credo che la Regione debba continuare a gestire il proprio trasporto pubblico locale» ha risposto gelido Attilio Fontana.
Il tema era già emerso un paio di anni fa. «Che Trenord sia incastrata in una governance che non funziona è evidente» aveva detto allora Renato Mazzoncini, criticando l’azienda che è partecipata in modo paritetico da Trenitalia (quindi gruppo Fs) e FerrovieNord (quindi prima di tutto Regione Lombardia).
Forte dei margini ottenuti sull’Alta Velocità, il Gruppo Fs stava già facendo “acquisti” un po’ in giro per tutta Italia, nel settore del trasporto locale e non solo (vedi l’acquisizione di Anas, maturata nel frattempo). E il trasporto regionale lombardo è di certo un piatto ricco, visto che la produzione di treni è notevole e ha “retto” anche alla crisi (valeva 729,464 milioni di euro nel 2012, 780 milioni nel 2016, intorno agli 800 milioni nel 2017).
Certo Trenord è spesso nel mirino dei pendolari, come del resto accade anche in altre Regioni. L’incidente di Pioltello ha ancor più riacceso l’attenzione sui disagi del trasporto lombardo e di rimbalzo anche su Trenord, paradossalmente quasi più che su Rfi, la società Fs che gestisce la rete (anche se la causa del tragico deragliamento sembrerebbe la ormai nota rotaia spezzata). È stato lo stesso Mazzoncini, alla Centrale di Milano, a contrapporre la qualità del servizio di Trenord a quella di altre Regioni:, tra l’altro citando – curiosamente – un esempio alternativo preciso: «Il nostro obiettivo è mettere i pendolari lombardi nelle condizioni di viaggiare come quelli liguri».
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