Due Ibis eremita avvistati in Valceresio
Il Gruppo Insubrico di Ornitologia ha segnalato la presenza di due esemplari inanellati e dotati di Gps nelle campagne di Bisuschio. I due uccelli fanno parte di un progetto di reintroduzione in Europa
Due Ibis eremita (Geronticus eremita) sono stati avvistati nei giorni scorsi in Valceresio.
(foto di L. Giussani)
L’annuncio viene dal Gruppo Insubrico di Ornitologia che il 5 e 6 maggio scorsi ha registrato la presenza dei due esemplari nelle campagne di Bisuschio.
«Si tratta – spiegano i responsabili del gruppo, che ha sede a Clivio – di due individui (anelli 118 e 127) che fanno parte del progetto di reintroduzione del Waldrappteam (progetto nato nel 2002) mirato a ricreare una popolazione migratrice di questa specie, estinta in Europa circa 200 anni fa, nelle aree dove in passato risultava presente. La specie in tempi remoti nidificava anche in Italia».
Anche lo scorso anno a settembre, attraverso una migrazione guidata dall’uomo, 31 giovani ibis seguendo due velivoli ultraleggeri (con a bordo pilota e genitore umano adottivo) sono partiti dalla Baviera e sono giunti nell’oasi WWF di Orbetello (quartiere di svernamento) dopo aver percorso circa mille chilometri. Questo volo guidato viene effettuato una sola volta all’anno nel periodo autunnale, con i soli giovani ibis al primo anno di vita: «Lo scopo di questa migrazione guidata è quello di cercare di insegnare ai giovani ibis, prelevati da pulcini da alcuni zoo europei che collaborano nel progetto e allevati a mano dai genitori umani, la rotta migratoria per fare in modo che nel periodo primaverile una volta adulti (3 anni di età) ritornino in completa autonomia nei luoghi da dove sono partiti.»
Tutti gli individui sono dotati di trasmettitori GPS tramite i quali è possibile seguire gli spostamenti durante la migrazione: «L’individuo con anello 127 (Cenerella il suo nome), probabilmente insieme all’altro ibis con anello 118 che ha il GPS non funzionante, dopo essersi spostato nei pressi di Borgonato (BS) e poi verso sud nei pressi di Monteveglio (BO) ora si trova alla foce del fiume Brenta in provincia di Venezia. Speriamo riesca a ritrovare la giusta rotta verso nord!»
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