“Insieme Ingioco”: 20.000 euro dal Comune agli oratori estivi
Undici le proposte arrivate a Palazzo Estense per avviare progetti di inclusione. Sono dieci gli oratori estivi coinvolti

Si chiama Insieme Ingioco il risultato concreto del Bando che il Comune di Varese ha lanciato per creare nuovi progetti di inclusione negli Oratori Estivi.
Si tratta di 11 progetti di inclusione che quattro comunità pastorali della città hanno attivato su 10 sedi di Oratorio Estivo: cinque presso la comunità pastorale Beato Carlo Gnocchi, due per la CP Maria Madre Immacolata, uno per la Comunità pastorale S. Antonio in centro e ancora tre per la CP Beato Marzorati.
I progetti promuovono attenzioni diverse: alcuni progetti sostengono l’inclusione di bambini con disabilità fisiche o cognitive, altri sono a sostegno di bambini e ragazzi con disturbi relazionali o anche solo in età delicate di passaggio quali la preadolescenza e l’adolescenza; altri progetti ancora valorizzano lo strumento dello sport come occasione di inclusione a 360 gradi.
«Da sempre gli oratori si contraddistinguono per la più ampia apertura possibile delle proprie iniziative estive e non, contesto nel quale bambini di ogni cultura e ceto, di ogni condizione anche di salute e abilità sono accolti con le loro famiglie, per capire che tipo di attenzione attivare per l’inserimento dei propri figli spiega don Nicola Porcellini, responsabile della della pastorale giovanile della comunità pastorale Maria Immacolata — Il Bando lanciato dal Comune nel mese di maggio ha creato un’occasione in più per assicurare questo valore aggiunto che gli oratori possono garantire questa estate. Questa è una modalità di azione che mette in evidenza la sinergia tra gli oratori e che dimostra la loro capacità di agire di concerto con l’Amministrazione Comunale e i Servizi Sociali».
Il costo complessivo di questi progetti è poco più di 30mila euro e il comune interverrà con un contributo di 20mila che gli oratori si aggiudicano dopo aver presentato un progetto valutato da un’apposita commissione: con queste somme è loro possibile assumere figure professionali che facilitino l’inclusione di ragazzi che non era possibile includere prima nelle strutture, o erano trattate più sommariamente. La restante parte dei costi rimarrà comunque a carico degli oratori, che continuano ad investire anche risorse proprie per questo tipo di finalità.
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