Inizia la variante al PGT: “Vogliamo Castellanza più bella e vivibile”

La giunta ha dato il via libera al procedimento di Variante al Piano di Governo del Territorio. Proposte e istanze si possono presentare fino al 10 agosto

comune castellanza

L’Amministrazione comunale, nella seduta di Giunta del 9 luglio, ha avviato il procedimento di Variante al Documento di Piano del Piano di Governo del Territorio (PGT) di Castellanza, invitando chiunque ne abbia interesse, anche a tutela degli interessi diffusi, a presentare istanze, suggerimenti e proposte entro il giorno 10 agosto 2018.

«La variante al PGT avviata si pone l’obiettivo di mettere mano ad alcune aree dismesse e degradate per rendere la città più vivibile e bella, con più valore per tutti e senza ulteriore consumo di suolo -spiega il sindaco Mirella Cerini-. In tal modo tutti avranno dei benefici: cittadini, commercianti, servizi ed imprese. La riqualificazione solo se ben gestita favorirà nuove occasioni per fare impresa ed opportunità di lavoro».

Il primo cittadino ricorda come questo rappresenti uno dei punti qualificanti del programma con il quale la lista “Partecipiamo” del Sindaco Cerini si era presentata alle elezioni del 2016 raccogliendo la maggioranza dei consensi dei cittadini castellanzesi.  Questo era scritto nel programma:

Ci proponiamo di salvaguardare il più possibile il territorio rimasto libero, in particolare nelle zone esterne e di confine, contenendo il più possibile il consumo del suolo, puntando sul recupero e riqualificazione del tessuto urbano esistente: la revisione del PGT verrà formulata nel rispetto di questo indirizzo.

«Nel corso degli anni Castellanza si è molto trasformata -continua Cerini-. Gli accessi esterni alla città in diversi casi presentano un biglietto da visita non proprio edificante con aree dismesse e degradate in posizioni strategiche. Aree che, è bene ricordarlo, sono di proprietà privata con cui bisogna trattare per renderle appetibili in modo da rendere possibili le loro trasformazioni e riqualificazioni, considerando la complessità inerente la ricerca del benessere pubblico superiore». In questo senso «lo strumento urbanistico vigente risale al 2010, pensato in anni in cui la crisi del comparto immobiliare non era ancora sopraggiunta, prevedeva interventi in alcuni casi propagandistici, ma ad oggi non realizzati e nemmeno concretamente avviati».

Nel piano dell’amministrazione quindi «occorre anche riconsiderare gli assi viari importanti, avviando uno studio sulla viabilità e sul traffico in città, valutando la possibilità di realizzare rotatorie nei punti critici e strategici per la viabilità stessa. Facendo attenzione, però, in modo da agevolare il traffico residenziale e limitando quello di transito e di passaggio».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Luglio 2018
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