Un milione di euro per aiutare chi rientra al lavoro dopo un tumore
O anche per altre forme invalidanti. Il sostegno di Regione Lombardia prevede una dote da 2mila euro per ogni lavoratore e un sostegno anche alle imprese

Da Regione Lombardia una dotazione finanziaria di un milione euro per supportare lavoratori che rientrano al posto di lavoro con capacità lavorative ridotte a causa di cure oncologiche o per altre patologie invalidanti. È il contenuto della delibera, approvata il 2 agosto dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore regionale a Istruzione, Formazione e Lavoro Melania Rizzoli, che prevede il supporto, da parte di Regione, anche delle relative aziende che accoglieranno i lavoratori che sono stati assenti oltre i sei mesi per malattia, hanno concluso il periodo di congedo e sono in possesso di certificato di invalidità civile o della certificazione di handicap.
L’iniziativa si propone un duplice obiettivo.
Quello specifico, a titolo sperimentale, di individuare un modello di accompagnamento dei lavoratori malati oncologici, per favorire la ripresa della vita professionale e la permanenza in ambito lavorativo, attraverso forme flessibili di rientro al lavoro (smartworking), promuovendo sia la componente motivazionale sia quella professionale della persona. Il secondo obiettivo, piu’ generale, e’ la sensibilizzazione delle imprese, i cui dipendenti sono impegnati in percorsi di cura a seguito di patologia o disabilita’ certificata, al fine di accompagnare l’assetto manageriale e gestionale nella creazione di un ambiente professionale flessibile e favorevole alla continuità lavorativa e alla valorizzazione delle professionalità coinvolte.
Il bando regionale mette a disposizione una dote di 2.000 euro per lavoratore, per fruire di servizi di formazione che aiutino a rinforzare le competenze, sostenere la riconversione professionale in caso di modifica delle mansioni e recuperare l’eventuale gap di conoscenze a seguito del periodo di distanza dal mondo del lavoro, acquisire nuove competenze trasversali, includendo inoltre un eventuale sostegno psicologico.
Per quanto riguarda le aziende, attraverso un bando per la formazione continua, saranno a disposizione contributi per la promozione dello smartworking e, nel proprio management, delle figure di ‘Disability manager’ e ‘Welfare manager’. La priorità verrà data alle aziende che presentano nel loro organico lavoratori con patologie oncologiche e invalidanti insorte negli ultimi due anni.
«Con questo stanziamento abbiamo ribadito l’attenzione di Regione Lombardia nei confronti dei lavoratori – ha commentato l’assessore Rizzoli -: in questo caso quelli colpiti da malattie il cui decorso e cura possono mettere a rischio il loro posto di lavoro. Io, prima che un assessore, sono un medico, ho lavorato a lungo in strutture di emergenza e sono stata per anni a contatto con malati gravi. Chi ha passato mesi in luoghi di cura ha patito grandi sofferenze e ha dovuto affrontare una stagione fra le più difficili nella vita di un essere umano», conclude Rizzoli, ricordando poi il doppio binario dei contributi, al lavoratore e all’azienda.
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