Territori attrattivi per le imprese: un software aiuta gli operatori bancari nella valutazione

Si rafforza la partnership tra Liuc Business School e UBI Banca grazie ad un software capace di mettere a sistema i risultati delle analisi territoriali

liuc business school incontri

Si rafforza la collaborazione tra la LIUC Business School (con il Centro sullo Sviluppo dei Territori e dei Settori) e UBI Banca nel segno della ricerca sulla capacità del territorio di generare impresa e talenti e favorire l’interconnessione del tessuto produttivo (filiere). Dopo numerose occasioni di disseminazione dei risultati della ricerca sul tema, rampa di lancio per il libro “Welcome In. Percorsi di attrattività territoriale”, uscito recentemente nella collana Università Cattaneo Libri di Guerini Next e curato dal prof. Massimiliano Serati, la terza fase del progetto riguarderà invece la formazione dei consulenti che si occupano di sviluppo ed imprese. 

«La nuova geografia economica va indagata –dichiara Luca Gotti, Responsabile Macro Area Territoriale Bergamo e Lombardia Ovest di UBI Banca- anche e soprattutto nella sua dinamicità e  nei suoi aspetti specifici, affinché possa essere gestita, indirizzata, guidata e non subita. UBI Banca sostiene le analisi territoriali svolte dal Centro sullo sviluppo dei territori e dei settori di LIUC Business School nei suoi ultimi tre anni di attività, ritenendole di assoluto valore per lo sviluppo della nostra Regione, contribuendo alla realizzazione di un volume di sintesi dal titolo “Welcome in”. Inoltre l’articolato studio scientifico dedicato al tema dell’attrattività territoriale, declinata nelle sue diverse possibili manifestazioni – da quella d’impresa al turismo, dalla qualità della vita alla formazione di talenti – è sfociato anche in una serie di incontri formativi, denominati ‘La localizzazione genera valore: uno strumento per misurare il fit tra territorio e impresa’, rivolti ai colleghi che si occupano di consulenza alle imprese, affinché UBI Banca sia a servizio della società e dell’economia del territorio, per favorirne lo sviluppo e per promuovere l’abilità di adattarsi al cambiamento, fattore fondamentale nel contesto competitivo attuale».

Si sono svolti infatti negli scorsi giorni a Monza, Bergamo e Varese tre incontri finalizzati a comunicare i risultati delle ricerche condotte alla rete degli operatori bancari che si occupano di merito creditizio e di business, ed introdurli al funzionamento del supporto informatico predisposto per mettere al servizio dell’operatività bancaria la piattaforma di indicatori sviluppati. La LIUC Business School ha, infatti, sviluppato un software capace di mettere a sistema i risultati delle analisi territoriali sin qui svolte e di supportare l’attività di valutazione del merito di credito e di consulenza offerta dalla banca ai clienti. 

Tramite una semplice interfaccia, l’operatore bancario potrà ottenere una misura di quanto un territorio sia adatto ad “ospitare” un’impresa facente parte di una determinata filiera. Le funzionalità di questo programma consentono di interrogare un database contenente indicatori che, condensando le informazioni raccolte nell’insieme di analisi svolte, misurano la capacità di un territorio di stimolare attività di impresa per ciascuna filiera produttiva di appartenenza.  

L’obiettivo del lavoro svolto è fornire uno strumento che possa rivestire una duplice funzione nell’ottica bancaria. Che sia, in primo luogo, utile in sede di consulenza, per poter coadiuvare ed affiancare l’imprenditore in una fase critica della propria pianificazione strategica; in secondo luogo, che costituisca un’integrazione all’algoritmo di rating già in uso, permettendo di attribuire uno score alla bontà del progetto anche in base alla localizzazione degli impianti, spesso fattore critico di successo per l’investimento.

Il set di indicatori a cui attinge il software è molto flessibile e può essere adattato per ottenere una misura specifica dell’attrattività di un territorio in base alla filiera in cui opera l’impresa oggetto di analisi e per definire l’ampiezza del territorio entro la quale si vorrebbe collocare la nuova unità 

produttiva. Inoltre, consente di confrontare i territori e ordinarli in ranking in base alla loro attrattività per le imprese appartenenti ad una specifica filiera.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 16 Novembre 2018
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