Arrivano i soldi per il piano stazioni, ma il Governo rivuole indietro il resto

Il Governo ha chiesto la stipula di una nuova convenzione, che impegna il comune di Varese a restituire le somme risparmiate con i ribassi delle aste. Il sindaco "Mai successo, i risparmi servirebbero per il Vellone"

piano stazioni

La notizia è arrivata in apertura di sedute, nel consiglio comunale di giovedì 28 febbraio 2019, e a comunicarla è stata il sindaco Davide Galimberti: «Martedì scorso ci è arrivata la proposta di modifica alla convenzione stipulata a dicembre 2017 con il Governo Gentiloni per il progetto di riqualificazione del comparto delle stazioni. Questa modifica sostanzialmente prevede, a differenza della precedente, la restituzione allo Stato dei ribassi per l’esecuzione dei lavori. Nel caso specifico di Varese questo potrebbe ammontare anche a cifre tra i 4 e i 5 milioni di euro».

Una richiesta di modifica che segue di poco lo sblocco dei finanziamenti che in un primo momento avevano rimandato al 2020 l’erogazione dei contributi del piano periferie per il progetto stazioni: «Dunque due sono le notizie di questa ultima fase che precede i cantieri per la riqualificazione dell’area delle stazioni di Varese, una bella e una brutta per la città – ha precisato Galimberti –  la bella è che si va avanti spediti e tra poco potranno iniziare i lavori. La brutta è che il Governo chiede che vengano restituiti quella parte di risparmi che in corso d’opera si potranno generare e che invece si potrebbero usare per eseguire un maggior numero di opere connesse al grande intervento delle stazioni. Penso ad esempio ai lavori per sistemare l’area di piazzale Kennedy sotto cui scorre il Vellone che è stata interessata da un cedimento. E ancora opere di miglioramento anche di altre zone sempre connesse all’area interessata. Prima di far approvare dalla Giunta la modifica della convenzione ho ritenuto opportuno comunicare la novità al Consiglio affinché sia adeguatamente informato e tutti siano consapevoli: dal momento che è abbastanza anomalo che un Comune restituisca somme inizialmente assegnate dallo Stato».

In parole povere,  il Governo chiede la restituzione di ciò che avanza delle somme stanziate grazie agli sconti ottenuti: una novità rispetto a quello che erano le procedure precedenti, che lasciavano all’ente locale i risparmi conseguiti. «Avanzo quindi una proposta e un auspicio – ha detto il  Sindaco in aula –  che tutte le forze politiche sostengano, anche attraverso una mozione da approvare all’unanimità, l’iniziativa assunta dalla Giunta di fare in modo che almeno parte dei ribassi venga comunque reinvestita per opere ulteriori per la città come richiesto alla Presidenza del Consiglio. Chiedo quindi a questo Consiglio di supportarci nell’interesse della città affinché le somme che saremo capaci di risparmiare possano rimanere in città ed utilizzate nell’interesse di Varese e della collettività. In buon spirito dell’autonomia gli enti virtuosi vanno premiati e supportati».

Una richiesta di sostegno che però non ha impedito l’accettazione della nuova convenzione: dopo l’annuncio in Consiglio del Sindaco, la Giunta infatti si è ritirata per approvare la delibera che ratifica la firma alla nuova convenzione con le modifiche richieste da Roma.

Stefania Radman
stefania.radman@varesenews.it

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Pubblicato il 28 Febbraio 2019
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