Il gran rimescolarsi delle carte alle elezioni di Cardano
Da una parte Colombo con Lega e FdI, dall'altra Biganzoli, il candidato centrista nel "segno della discontinuità", che vede confluire Forza Italia ma anche un pezzo di Pd. La maggioranza uscente quasi non esiste più e si potrebbe arrivare a quattro candidati
Almeno due candidati sindaci pronti ai blocchi di partenza, dopo un grande rimescolamento di carte, tra maggioranza e opposizioni.
È un quadro ancora in evoluzione, ma ormai tracciato, quello delle elezioni amministrative 2019 a Cardano al Campo.
Il grosso del centrodestra – fino ad oggi all’opposizione – aveva già speso il nome del candidato mesi fa: il nome è quello di Maurizio Colombo, di professione orafo, su cui sono arrivati a confluire Lega, Fratelli D’italia e Civici di Cardano. Il lancio ufficiale della sua candidatura è fissato per sabato 6 aprile, alle 10.30 (è ancora una presentazione alla stampa, non pubblica).
Dall’altra parte, c’è l’operazione Biganzoli. Una manovra inedita: un candidato d’impronta centrista, “spinto” da un gruppo di minoranza uscente (Cardanoincomune), su cui però va a confluire anche un pezzo della maggioranza uscente e un pezzo di minoranza (un’altra). Biganzoli ha voluto marcare le distanze dai partiti, ma poi i partiti son fatti da uomini e da donne e le adesioni passano da lì: il Pd ha fatto ufficialmente un passo indietro, lasciando liberi i suoi di aderire al progetto di Biganzoli, e ora anche Forza Italia ha dato il benestare ufficialmente: «L’accordo è fatto, è la novità più significativa in provincia» dice il coordinatore enti locali di FI Marcello Pedroni.
Fin qui, appunto, i candidati già usciti allo scoperto, con le loro alleanze. Poi però c’è anche molto altro che si agita: l’ala sinistra di Cardano Vive – la coalizione di centrosinistra allargato – è finita spiazzata dalla mossa di scomposizione che ha visto la parte renziana del Pd confluire su Biganzoli. Operazione tracciata da mesi, ma che solo nelle ultime settimane è diventata concreta: il gruppo vicino a Rifondazione sostiene l’ipotesi di un candidato della sinistra, altri sono più aperti all’ipotesi di un sostegno su Biganzoli. Tra i critici sulla linea di disimpegno del partito e di confluenza su Biganzoli c’è ad esempio anche Massimo Poliseno, il figlio di Laura Prati:
Quarto fronte, il Movimento 5 Stelle. A marzo l’ipotesi di un candidato pentastellato a Cardano era considerata meno solida che in altre realtà (come Samarate, dove poi in effetti si è arrivati a individuare l’aspirante sindaco in Fortunato Costantino). Allo stato attuale il M5S non ha ancora sciolto le riserve, ma l’ipotesi è ancora aperta: punto di partenza sarebbe il 12 e passa per cento incassato nel 2014.
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