“Il merito dei sovranisti? Far parlare dell’Europa”
Un incontro organizzato alle Acli di Varese ha approfondito due delle sfide principali della prossima tornata elettorale: ambiente e lavoro

Un’Europa da sistemare, rifondare, ma da cui non si deve rinunciare e che va rilanciata. È il quadro delineato durante l’incontro “Europa: ambiente, lavoro e futuro” organizzato da ACLI Varese in collaborazione con MFE – Movimento Federalista Europeo, CGIL Varese, Legambiente Varese e VareseNews.
«Per troppo tempo gli Stati hanno pensato solo a rafforzare sé stessi senza rafforzare il potere europeo -ha spiegato Luisa Trumellini, Segretaria Nazionale dell’MFE- e quindi oggi ci troviamo troppo spesso davanti solo la scelta tra il nazionalismo o l’inerzia del processo di unificazione». Una dicotomia che va spezzata «e fare quel salto avanti per arrivare ad un’Europa che sia davvero unita». E gli errori del passato possono essere una spinta per il futuro. Ne è convinto Vittorio Cogliati Dezza, ex presidente nazionale di Legambiente e membro del forum disuguaglianze e diversità.
«I dati ci dicono che le zone economicamente più depresse e il sentimento anti europeo sono strettamente associati -racconta Cogliati Dezza- e quindi per rilanciare l’Europa dobbiamo spezzare l’architrave dell’austerity che in questi anni ha nutrito il sovranismo». Ma l’ondata di euroscettici un vantaggio l’ha avuto, quello cioè di «aver fatto tornare tutti a parlare di Europa». Ed è proprio da qui che si deve ripartire, tenendo conto che l’agenda dei temi non è affatto delineata. «Oggi grazie all’esempio di Greta il tema del futuro e della sostenibilità è ritornato in cima all’agenda della politica, mobilitando centinaia di migliaia di giovani; tutto questo solo 5 mesi fa era impensabile».
E se l’ambiente è tornato sotto i riflettori chi non se n’è mai andato è il tema del lavoro. Lo sa bene Umberto Colombo, segretario generale della CGIL di Varese, secondo cui «non c’è alternativa all’Europa ma serve un salto di qualità per farla diventare davvero un’Europa sociale in grado di risolvere i problemi che affiggono i lavoratori». In questo senso «i problemi sono sempre gli stessi, dai giovani che non riescono ad entrare nel mondo del lavoro agli over 45 che ne sono usciti loro malgrado e ora non riescono a rientrarci» ma la soluzione non può prescindere dall’Europa. «Pensate -dice Colombo- che i sindacati in maniera unitaria e Confindustria hanno fatto un appello comune per il voto, un qualcosa che non si era mai visto ma del quale siamo molto convinti». E in questo quadro non è infatti un caso che la manifestazione del 1 maggio a Varese è stata dedicata proprio all’Europa.
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