Il Lago Cromatico è nato con un “colpo di fulmine”

Clara Schembari, direttrice artistica del festilval dell'Associazione Musica Libera, racconta la filosofia alla base della rassegna musicale più importante del Basso Verbano

Generico 2018

Quattro edizioni alle spalle, decine di concerti in luoghi speciali del lago Maggiore e un pubblico sempre più affezionato che ha sposato, appuntamento dopo appuntamento, la filosofia, decisamente “slow“, di quella che è diventata la rassegna musicale più importante del Basso Verbano.

Dal suo esordio a oggi “Il lago cromatico, il festival dedicato a “suoni, colori e sapori del Lago Maggiore”, organizzato dall’Associazione Musica Libera, è cresciuto di anno in anno, coinvolgendo comuni, partner e spettatori grazie a un binomio vincente: qualità del programma e incredibili location che sotto il cielo d’estate diventano ancora più suggestive.

Il Festival è nato quasi con un “colpo di fulmine”, quello tra la direttrice artistica Clara Schembari e il protagonista della manifestazione, il Verbano. «Mi sono trasferita qui per motivi di lavoro, nel 2008 – racconta – e ammirando il lago, durante una passeggiata lungo la strada che collega Angera e Ranco, mi sono chiesta: perché non portare in questi luoghi così particolari delle occasioni di incontro basate sulla musica e sulla cultura?».

Lago cromatico 2019

Musicista di professione, più precisamente pianista, Clara Schembari, non ha lasciato quell’intuizione nel libro delle intenzioni e già dal 2012, grazie alla collaborazione con il Comune di Ranco, hanno preso vita i primi appuntamenti, in particolare la Festa della musica, l’evento che apre la stagione estiva, trasformando il piccolo comune in un grande palcoscenico a cielo aperto.

«Nel 2015, con Expo, è nato ufficialmente il festival che prende il nome di “cromatico” per unire le sue due anime: quella del paesaggio che vive della varietà delle luci e dei colori della natura e quella del suono con tutte le sue sfumature. La rassegna ogni anno cerca di proporre appuntamenti di tutti i generi per andare incontro ai gusti di un pubblico più vasto possibile. La partecipazione e l’attesa per gli eventi sono un grande stimolo per noi organizzatori che troviamo grande disponibilità, non solo nel seguire gli spettacoli ma spesso anche nei momenti che li precedono, come la preparazione delle location».

Il programma 2019 copre tutta l’estate con ben diciotto eventi da Taino a Laveno Mombello. «Questa edizione – prosegue Schembari -, la quinta, è dedicata alla natura e all’ambiente con un richiamo alla recente istituzione della Riserva Mab Unesco “Ticino, Valgrande e Verbano” che ci ricorda il privilegio di vivere in un luogo così particolare. In quest’ottica ci siamo anche impegnati a ridurre al minimo il materiale cartaceo per evitare gli sprechi (tutte le informazioni sul festival qui)».

In calendario, come di consueto, tante proposte: musica di tradizione, jazz e grande musica classica. Tra gli appuntamenti da segnalare quello con Silvia Chiesa, famosa violoncellista, che si esibirà all’Eremo di Santa Caterina, sabato 24 agosto e Willi Burger e la sua armonica cromatica che il 30 agosto sarà a Casa Pogliaghi al Sacro Monte di Varese.

Degne di nota anche le location: dal parco del monumento dei Punti Cardinali di Taino con la sua vista spettacolare alla piazzetta della ex Sama di Angera, ai piedi del Caravaggio di Ravo, dalla funivia di Laveno Mombello all’ex fabbrica Tessil Motta di Ranco dove questa sera (mercoledì 10 luglio) andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mi abbatto e son felice” di e con Daniele Ronco per la regia di Marco Cavicchioli.

Ma oltre a “suoni e colori”, il Lago Cromatico, è dedicato anche ai sapori, per questo gli eventi sono spesso accompagnati da proposte enogastronomiche con specialità del territorio o golosità pensate appositamente per la rassegna e le sue sfumature.

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it

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Pubblicato il 10 Luglio 2019
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