Ssssh…. silenzio: arrivano i Ten Years After

Il gruppo inglese avrebbe fatto impazzire i 500.000 di Woodstock con un rock blues incendiario. Una curiosità: i fan presero l'abitudine di portare angurie ai loro concerti

Cinquant'anni fa la musica

I Ten Years After avevano debuttato nel 1967, ma in verità in Italia noi li scoprimmo grazie a questo che era il loro quarto album. Risentito cinquant’anni dopo, si può dire che certamente incarnava i dettami del rock blues “facile”, con Alvin Lee, cantante e chitarrista leader del gruppo, che suonava a velocità supersonica (c’è chi dice che poi non facesse cose difficilissime, ma certo veloce lo era) e una musica che non indulgeva a chissà quali ricerche. Con questo non voglio dire che Ssssh non sia un album di piacevole ascolto: tutt’altro!

Certo che se si pensa che il rock blues inglese in quel momento esprimeva i Led Zeppelin, tanto per dire, difficilmente si metteranno i Ten Years After ai primi posti di una classifica dei valori. Ma loro andarono avanti per la loro strada ed ebbero molto successo anche negli Stati Uniti, visto che giustamente venivano etichettati come uno dei più americani fra i gruppi inglesi. E la loro consacrazione fu proprio nell’estate del 1969 dove entusiasmarono il pubblico di Woodstock con la loro “I’m Going Home”.

Curiosità: proprio a Woodstock successe una cosa strana, che si vede bene nel film. Un fan a bordo palco, mentre stavano finendo la loro esibizione, e fa rotolare sino ai piedi di Alvin… un anguria! Lui molla la chitarra, solleva l’anguria, la mostra al pubblico e se ne va. Pare che nei concerti seguenti ci fu sempre gente che portava angurie da mettere sul palco…

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Pubblicato il 19 Luglio 2019
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