Valle Olona e Ferrovia Valmorea, adesso si fa sul serio

Il tavolo di confronto fra Ecomuseo della valle Olona, amici della Ferrovia Valmorea e regione Lombardia ha portato alla decisione di creare un comitato di coordinamento che dia concretezza al progetto sul ritorno del trenino della Valmorea

La Valmorea dimenticata (inserita in galleria)

Agende alla mano, i protagonisti del confronto sul progetto della Ferrovia Valmorea non hanno perso tempo: «Quindi cosa facciamo, qual è la prima data utile per riunirsi?» si chiedevano al termine dell’incontro.

La voglia di credere nel ritorno della Ferrovia della Valmorea (o, come sottolineato più volte, quella che originariamente veniva chiamata valle Olona-Valmorea) c’è, adesso occorre dare concretezza ad un desiderio condiviso da più enti.
All’auditorium Peppo Ferri di Gorla Minore, un discreta partecipazione di pubblico ha assistito al confronto fra il gruppo amici della Ferrovia Valmorea, l’ente Ecomuseo della valle Olona e regione Lombardia, rappresentata dal consigliere regionale Marco Colombo. Un dibattito che ha saputo coinvolgere i presenti e permesso di comprendere quali siano gli step che mancano per realizzare il sogno di tornare a sentire fischiare il trenino in valle.

CICLABILE E FERROVIA VALMOREA: LE DUE DORSALI DELLA VALLE OLONA

«L’Ecomuseo della valle Olona è nato con due obiettivi: far riscoprire le bellezze del territorio a chi vi abita e rilanciare il turismo locale – ha spiegato Giuseppe Goglio, uno dei responsabili dell’associazione – la nostra valle ha due principali spine dorsali: la posta ciclopedonale e la ferrovia della Valmorea. Tutta la valle beneficerebbe della rinascita del trenino: pensiamo alle strutture ricettive, al museo della ferrovia, ad un servizio di noleggio e assistenza per biciclette accanto alle stazioni; il turismo e l’economia locale avrebbero una grossa spinta da questo progetto».

Generico 2018

IL SEDIME FERROVIARIO E’ DI PROPRIETA’ DI FERROVIE NORD

Sulla stessa scia gli amici della Ferrovia Valmorea, che da anni si battono per un progetto che profuma di storia, ma che ha l’ambizione di occuparsi del futuro del territorio. 

«Il sedime ferroviario è di proprietà di Ferrovie Nord – ha spiegato Nicola Ferrari, uno dei responsabili dell’associazione, e c’è una legge, la 128 del 2017, che permette proprio il recupero del sedime ferroviario per finalità turistiche. Non possiamo perdere la possibilità di sfruttare questa occasione».

I SOLDI CI SONO E REGIONE LOMBARDIA E’ PRONTA AD USARLI

La legge 128/2017 è stata citata anche dal consigliere regionale Marco Colombo, che ha annunciato ufficialmente come Palazzo Lombardia sia pronta a fornire il proprio contributo. «Ci sono 10milioni di euro da destinare a iniziative di questo tipo: progetti del genere vanno sostenuti, in questo modo la Regione restituisce ai cittadini le tasse e i contributi versati, realizzando qualcosa che potrà rilanciare il territorio dal punto di vista turistico ed economico».
Colombo ha però chiesto maggiore partecipazione agli attori coinvolti: «Voglio tornare fra tre mesi e trovare l’auditorium pieno e i sindaci al gran completo in prima fila. Se voi ci siete (tutti), noi ci siamo».

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LO STUDIO DELL’UNIVERSITÀ’ LIUC

L’avvocato Stefano Mattei Arpiselli, coordinatore del progetto Ecomuseo della Valle Olona, ha puntato i riflettori su quello che potrebbe rappresentare un vero e proprio punto di partenza per il progetto: uno studio, realizzato dall’università Carlo Cattaneo di Castellanza, che ha analizzato le potenzialità di sviluppo turistico della valle.
«La rinascita della Ferrovia potrebbe aiutare concretamente i nostri comuni» ha evidenziato Arpiselli. «C’è una reale prospettiva di aumento del turismo legata alle caratteristiche del nostro territorio: come emerge dallo studio della Liuc, un servizio di trasporto ferroviario potrebbe accrescere le possibilità della nostra area, favorendo anche la crescita di strutture ricettive». 

L’ESEMPIO DELLA VALMOREA

C’è però chi ha già iniziato a muoversi: sono i Comuni dell’area da Valmorea a Bizzarone, che hanno saputo fare fronte comune, dimostrando di credere nel progetto. A raccontarlo è Giampiero Pandiani, sindaco di Valmorea negli anni ‘90 e delegato dal sindaco attuale per portare la testimonianza della zona al confine con la Svizzera: «Abbiamo firmato una delibera per chiedere il ripristino della linea ferroviaria – ha evidenziato Pandiani – invito i comuni della valle Olona ad unirsi a noi, così da bussare compatti alle porte di regione Lombardia».

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ADESSO IL COMITATO DI COORDINAMENTO

Tante buone intenzioni, dunque, ma come coordinarsi?
Il confronto si è chiuso dunque con la decisione delle diverse anime di questo progetto di unirsi e chiedere l’intervento della Regione con una sola voce.

E’ stato fatto il nome di Celestino Cerana come coordinatore del comitato che sorgerà: l’ex sindaco di Marnate, che da anni si sta occupando della Ferrovia della Valmorea ha commentato così la candidatura: «Che l’incaricato sia io, o qualcun altro, poco importa. Dobbiamo impegnarci e mostrare come le istituzioni del territorio siano compatte nel lavorare in questa direzione».

Santina Buscemi

di
Pubblicato il 24 Novembre 2019
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  1. Avatar
    Scritto da Oppototto

    Invece che ripristinare il treno, illuminerei tutta la ciclabile a led e metterei la video sorveglianza.
    Così la pista ciclabile sarebbe utilizzabile sempre e in sicurezza anche d’inverno e di notte.
    Tutte le persone che la frequentano in primavera, estate e autunno continuerebbero anche in inverno, con benefici sia sulla salute della popolazione che farebbe attività fisica sia in termini di sicurezza del territorio che dove c’è presenza continuativa non si inseriscono persone losche.

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