Debito “scontato” alla squadra di calcio, ma mancano i documenti

Così dice il Partito Democratico, perché la nota non compare da nessuna parte a differenza degli altri documenti. Il caso andrà in consiglio comunale

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I debiti della società sportiva vengono ridotti dal Comune a meno di un terzo, da 100mila a 30mila euro. Un caso – che riguarda la squadra di calcio delle Azalee – su cui ora il Pd a Gallarate chiede di vederci chiaro.
«Siamo rimasti molto stupiti nell’apprendere di alcuni fatti riguardanti la gestione dei rapporti con le società sportive attuata sotto la Giunta Cassani» spiegano i dem in una nota. «In particolare, siamo venuti a conoscenza della rimodulazione del debito di una di queste nell’arco pochissimi mesi: 70% di sconto, da 100 a 30mila euro circa. Il piano di rientro del debito, approvato in data 11 ottobre 2017 con determina 720, prevedeva il pagamento di 9 rate annuali da 11.223 euro; il 5 febbraio 2018 la rata scendeva a soli 3.418 euro».
Si tratta della determina n.74, 5 febbraio 2018, che appunto ridefiniva (riducendolo a un terzo) il debito.
«La motivazione, molto scarna, è che una nota del ufficio tecnico accertava opere eseguite dalla società sportiva per un valore di 70.000 euro circa».
Fin qui, sarebbe tutto legittimo. Ma dall’opposizione si contesta la mancanza di dati specifici che spieghino quelle opere che le Azalee avrebbero realizzato: «Non vengono indicati quali siano i lavori periziati dall’Ufficio Tecnico, non vengono indicate fatture o preventivi, non sono specificate le autorizzazione rilasciate e non vengono nemmeno indicati quando siano stati svolti gli interventi. La nota prot. n. 66044 dell’Ufficio Tecnico richiamata non è pubblicata sul sito del Comune di Gallarate. 
Ciò che appare strano è che una situazione analoga (uno sconto sul debito a fronte di opere eseguite dalla società) il relativo ricalcolo sia stato frutto di puntuale giustificazione delle spese, con esclusione dallo scomputo di opere non funzionali all’attività, la verifica della congruità dei costi e la previa autorizzazione e verifica del Comune. Solo con tali requisiti, che non compaiono nel caso della determina Azalee era possibile lo scomputo».

«Auspichiamo che questa sera (giovedì 5 dicembre), in Consiglio Comunale, le risposte ai nostri question time consentano di fare piena luce su questi fatti: non vorremmo che vedere nuove ombre proiettate sul Comune, già oscurato dai gravissimi fatti cui tutti stiamo assistendo».
 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 05 Dicembre 2019
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