Le associazioni dei disabili scrivono all’assessore: “Ecco cosa occorre”

Dodici associazioni hanno scritto per chiedere interventi adeguati e duraturi, necessari per assicurare il progetto di vita

protesta in regione associazioni disabilità

Gentile Presidente,
le associazioni delle persone con disabilità e dei loro familiari, firmatarie di questa lettera hanno già chiesto una profonda revisione del Piano Triennale regionale per la non autosufficienza, con una lettera inviata all’Assessore Stefano Bolognini il 14 gennaio scorso.

Riteniamo quelle considerazioni e quelle richieste ancora attuali e, per questo motivo, vi alleghiamo il testo di quella lettera. Nel frattempo il Consiglio regionale ha votato due mozioni, i cui
contenuti convergono con le nostre posizioni: successivamente l’Assessore Stefano Bolognini ci ha presentato una ipotesi di revisione del Piano regionale per la non autosufficienza che andrebbe a migliorare la situazione.

Accogliamo con soddisfazione queste iniziative, segno tangibile dell’attenzione che le Istituzioni regionali hanno nei confronti dei bisogni e dei diritti delle persone con disabilità. Una soddisfazione parziale, perché le ipotesi di revisione del Piano risultano, a nostro avviso, ancora non sufficienti a garantire a tutte le persone coinvolte i sostegni necessari a una vita dignitosa. Per questo motivo inviamo questa ulteriore comunicazione, convinti che il confronto e la collaborazione con il Consiglio e la Giunta regionale siano la chiave per superare gli ostacoli ancora presenti.

E’ necessario, prima di tutto ribadire, alcuni punti che riguardano l’insieme delle politiche di welfare sociale per la
disabilità e quindi anche la gestione del Fondo per la Non Autosufficienza:
1. il primo e principale elemento di individuazione dei sostegni necessari alla persona con disabilità deve essere il suo progetto individuale, così come previsto dalla Legge 328/00 e dalla recente normativa regionale.
2. L’accesso agli interventi di carattere riabilitativo e sanitario, definiti come utili e necessari dal progetto individuale, deve essere adeguato e tempestivo e non conoscere vincoli di carattere economico o gestionale.
3. Nessuna persona può essere definita “non capace di esprimere la propria volontà”: esistono persone che hanno bisogno di particolare attenzione e supporto per poter fare in modo che la loro volontà sia compresa dal resto della società: questo è il primo necessario passo per il rispetto dei loro diritti fondamentali e della loro intrinseca dignità.

Per quanto riguarda in specifico il Piano Regionale per la non autosufficienza, chiediamo prima di tutto che il Consiglio Regionale, in coerenza con le mozioni approvate nella seduta del 14 gennaio 2020, preveda, in modo strutturale, adeguate risorse aggiuntive ai trasferimenti nazionali. Una cifra adeguata alle necessità (nostra stima almeno 24 milioni di euro) sarebbe anche
economicamente conveniente rispetto al costo di eventuali interventi di carattere residenziale a cui queste persone avrebbero comunque diritto di accedere.

Nel ribadire le richieste già presentate nella lettera del 14 gennaio, vogliamo richiamare l’attenzione su alcune ulteriori questioni:
– garantire la continuità della misura alle stesse condizioni dell’anno scorso, anche nel mese di Febbraio;
eliminare le soglie di accesso basate sull’Isee, per evitare forme di esclusione totale dai benefici del Fondo. Se questo non fosse possibile raccomandiamo maggiore attenzione alla situazione dei minori, che dovendo presentare Isee ordinario sarebbero esclusi, nonché alle soglie di accesso per i progetti di vita indipendente da innalzare almeno a 35.000 €.

Sempre in merito ai progetti di vita indipendente si chiede di rimuovere il criterio “vivere da soli”.
– alzare la soglia dell’età a 75 anni;
– garantire una forte attenzione alla semplicità di accesso alla misura;
– garantire una forte attenzione all’applicazione omogenea della misura in tutto il territorio regionale.
Certi dell’attenzione, ribadiamo la nostra disponibilità e interesse a essere parte di ulteriori momenti di confronto e di collaborazione.

Distinti saluti

LEDHA – Lega per i diritti delle persone con disabilità
AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica
AISM – Coordinamento regionale Lombardia Associazione Italiana Sclerosi Multipla
ANFFAS Lombardia – Associazione nazionale di famiglie di persone con disabilità intellettiva e relazione
ANGSA Lombardia – Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici
Associazione Famiglie SMA
Associazione Aldo Perini
Comitato 16 novembre
Comitato Lombardo per la Vita Indipendente
Comitato Uniti per l’Autismo
Huntington ONLUS – La Rete Italiana della Malattia di Huntington
UILDM – Comitato Regionale Lombardo Unione Lotta alla Distrofia Muscolare

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Febbraio 2020
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