Con l’F-104 arriva a Volandia un pezzo di storia dell’aeronautica

Il nuovo velivolo, in prestito dal Luftwaffenmuseum di Berlino, rappresenta la fase dei jet della Guerra Fredda. Una storia passata anche dalle industrie del Varesotto

L'F-104 Starfighter a Volandia

Un “cacciatore di stelle” a Volandia: da sabato 8 febbraio il museo del volo di fianco a Milano Malpensa espone il caccia Lockheed F-104G Starfighter, pietra miliare dell’evoluzione tecnologica degli anni Cinquanta e Sessanta, uno degli aerei simbolo della “Guerra fredda“.

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L’aereo, prestato dal Luftwaffenmuseum di Berlino, rappresenta idealmente gli F-104G che furono in linea per oltre trent’anni nell’Aeronautica Militare italiana.

«L’esposizione dello Starfighter è il frutto della collaborazione con la Luftwaffe, che ci ha prestato un esemplare in ottime condizioni, ma anche dello sforzo dei volontari di Volandia che in pochi giorni lo hanno rimontato e preparato per l’esposizione», ha detto Marco Reguzzoni, presidente della Fondazione Museo dell’Aeronautica. «Siamo orgogliosi di questo nostro primo successo del 2020, un anno che si annuncia ricco di attività e novità per le nostre migliaia di visitatori e amici.»

Soprannominato “Spillone” e “Missile con l’uomo dentro”, l’F-104 fu concepito dal celebre progettista “Kelly” Johnson come intercettore puro, appunto un missile con le ali, in grado di raggiungere in pochissimi minuti i bombardieri sovietici che avessero tentato di raggiungere gli Usa.

Con una velocità massima di oltre 2.000 km/h (Mach 2) ed eccezionali caratteristiche di salita, era la massima espressione della tecnologia aeronautica degli anni Cinquanta. La versione G fu sviluppata per la Germania quale cacciabombardiere e fu adottata da numerose forze aeree europee, compresa l’Aeronautica Militare.

«Quello da oggi in mostra a Volandia è uno dei più vecchi F-104 esistenti al mondo e per trent’anni è stato ammirato dai visitatori del Luftwaffenmuseum», spiega Maurizio Longoni, conservatore di Volandia. «Oggi Gli F-104 in buone condizioni sono oggi molto rari, soprattutto nella versione G, uscita di linea nei primi anni Novanta. Con questo prestito colmiamo un importante vuoto nella narrazione del padiglione Ala Fissa, ma soprattutto dimostriamo le opportunità concrete che esistono per la collaborazione costruttiva fra quanti hanno a cuore la valorizzazione dei beni culturali.»

Questo F-104G, costruito dalla Lockheed nel 1961, è uno dei 915 impiegati dalla Germania ed è giunto a Volandia il 25 gennaio 2020. La splendida colorazione argento e bianco è la stessa portata dai primi F-104 forniti ai reparti dell’Aeronautica Militare, tra cui la 6a Aerobrigata di Ghedi, nell’estate 1963.

«La produzione dell’F-104G fu il primo grande programma di collaborazione industriale aeronautica in Europa e pose le basi per i successivi Tornado ed Eurofighter», aggiunge Gregory Alegi, curatore delle collezioni aeronautiche. «Per lo Starfighter furono creati “anelli” di industrie, comprese tutte le principali aziende aeronautiche di Varese e della Lombardia, con standard qualitativi molto elevati per assicurare l’intercambiabilità delle parti. Questo è tanto vero che il motore del ‘104 tedesco è giunto in un cassone costruito dalla Caproni Vizzola, i cui storici stabilimenti ospitano oggi Volandia».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 09 Febbraio 2020
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