“Posso allenarmi in bicicletta?” La Federazione dice: no

In molti ci domandano se possono uscire a fare un giro con l'amata bici, da soli: la risposta è sempre la stessa, state a casa. Vi spieghiamo perché

ciclisti under 23 impegnati sul circuito mondiale

“Posso uscire ed andare a fare un giro in bicicletta?”. E’ questa una delle domande che viene rivolta al nostro giornale in questi giorni. Si potrebbe obiettare che a fronte di una situazione di emergenza così grave come quella che stiamo vivendo, questo non sia un gran problema. E’ vero, ma gli appassionati di bicicletta, quelli “veri” in questo periodo  vorrebbero fare comunque qualche uscita, magari da soli, come fanno gli appassionati di jogging.

Ebbene, vi diciamo subito che sarebbe bene rinunciare per due ordini di motivi: primo, il più ovvio, evitare la trasmissione del virus, il secondo scongiurare il rischio di cadute o incidenti; gli ospedali in questo momento sono in piena emergenza e non è davvero il caso di intasare i pronto soccorso. Da considerare, inoltre, che non si può uscire dal territorio comunale quindi il giro in bici diventerebbe poco più che un “anello” attorno a casa.

Ecco la posizione ufficiale della FCI riportata dal sito Bici da strada

Chiamata in causa più volte per fare chiarezza sulla possibilità o meno di andare in bici dopo l’ultimo DPCM, oggi la FCI ha espresso in modo chiaro la sua posizione, che corrisponde a quella già espressa da noi ieri in questo articolo.
Di seguito la nota ufficiale:

Consapevole della necessità di limitare, in questo momento, il più possibile i contatti delle persone, cause primaria di diffusione diffondersi dell’epidemia COVID-19, in risposta a numerose richieste su come comportarsi riguardo gli allenamenti, la Federazione Ciclistica Italiana fa proprio l’invito rivolto dalle Istituzioni di ridurre gli spostamenti a quelli strettamente necessari e pertanto invita tutti i propri tesserati a stare a casa ed evitare, in questo periodo, gli allenamenti all’aperto.

Restare a casa è l’unica soluzione per contenere il contagio; si suggerisce con forza di adottare questa linea di comportamento. L’attività di allenamento, sino al 3 aprile, è permessa a chi ha lo status di professionista, perché fa parte del proprio lavoro, e agli atleti di interesse olimpico. In tutti gli altri casi la Federazione invita a sospendere in questo periodo di allenamenti all’aperto.
Chi può si alleni a casa con i rulli, in attesa di nuove disposizione e in attesa che la situazione si normalizzi. Al riguardo la Federazione sta studiando soluzioni per le Società e tesserati che permettano l’allenamento a casa con tutor online.

“E’ il momento della responsabilità – ha ricordato il presidente Di Rocco – in questa importante fase del nostro Paese devono prevalere il buonsenso e il rispetto degli altri; elementi fondamentali nel consesso civile e soprattutto nello sport. Pertanto il nostro invito e quello di restare a casa”.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 12 Marzo 2020
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