Bestie di satana, Andrea Volpe è tornato libero
Ha passato in carcere 16 dei 20 anni che gli sono stati inflitti usufruendo degli sconti previsti dalla legge. Pezzotta: "Stasera mi è tornato in mente il 2004. Queste cose non si dimenticano, mi vengono in mente i flashback di quella notte"
Andrea Volpe è un uomo libero. Lo racconta in esclusiva un articolo del settimanale Giallo firmato dalla giornalista Rita Cavallaro e rilanciato dall’agenzia stampa Adnkronos.
Volpe, uno dei membri della setta delle Bestie di Satana condannato perché responsabile dell’omicidio di Mariangela Pezzotta, secondo quando riporta il settimanale ha finito di scontare la sua pena e lo scorso 14 marzo ha fatto ritorno a casa. Ha passato in carcere 16 dei 20 anni che gli sono stati inflitti usufruendo degli sconti previsti dalla legge.
Volpe, oggi convertito alla chiesa evangelica, avrebbe dunque lasciato la sua cella ed è tornato a casa e, al termine della quarantena imposta dal governo per arginare il coronavirus, cercherà un lavoro.
La pena di Volpe, condannato inizialmente a 30 anni, venne abbassata a 20 per via della sua collaborazione con la giustizia. Fu lui, infatti, a fare i nomi degli altri componenti del gruppo e a permettere il ritrovamento di altri cadaveri.
Il commento di Silvio Pezzotta
La notizia della liberazione è come un fulmine a ciel sereno per Silvio Pezzotta, padre di Mariangela, la ragazza uccisa da Volpe nel gennaio del 2004.
«Io non lo sapevo neanche – racconta Pezzotta -: sapevo che doveva uscire me l’avevano preannunciato qualche mese fa. Non sapevo che fosse già a casa. Stasera mi è tornato in mente il 2004: queste cose non si dimenticano, mi vengono in mente i flashback di quella notte».
Nella voce di Silvio Pezzotta non c’è la sofferta serenità che risuonava quando si parlava del percorso fatto con Elisabetta Ballarin. C’è stanchezza e dolore.
«La Legge dice così, lo accetto. Volpe spero di non vederlo mai davanti a voi. Mi dite che sono una persona buona, ma oggi non mi sento così. Elisabetta Ballarin invece l’ho sempre trattata come una diciassettenne, che ha avuto la sfortuna di innamorarsi della persona sbagliata e ha pagato quel giorno».
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