Le porte del cosmo tedesche…
… furono la più importante scena rock europea al di fuori dell’Inghilterra!
Questa rubrica, come sapete, si occupa di rock anglosassone: in verità ci furono poche altre scene che veramente contarono a livello internazionale. Forse l’unica davvero importante fu quella tedesca, che Eugenio Finardi poi definì “le porte del cosmo che stanno su in Germania”. In realtà, seppur l’ispirazione psichedelica fosse evidente, non fu musicalmente una scena così uniforme: si andava dal rock radicale degli Amon Düül all’elettronica dei Tangerine Dream. Qui ho scelto un solo disco e poi al posto delle curiosità ho messo qualche suggerimento per chi volesse approfondire. Gli Amon Düül erano i membri di una comune artistica radicale vicino a Monaco di Baviera che pubblicavano anche dischi, ma dalla quale, manco fosse il PD, si staccarono alcuni membri – pare i più musicalmente dotati – per formare gli Amon Düül II, che sono questi che vi propongo. Il doppio Yeti è il loro secondo album e dà bene una prima idea di quello che alcuni chiamavano Krautrock: è diviso in una prima parte di pezzi strutturati (si fa per dire) e da un secondo disco di improvvisazioni, con la finale “Sandoz in the rain” che è considerata l’inizio dello space rock. Inutile dire che il disco non è di facilissimo ascolto, ma in una storia della musica di quegli anni non si poteva ignorare.
Suggerimenti: visto che in questa rubrica non ci torneremo, se volete ascoltare qualcos’altro per approfondire provate con Autobahn dei Kraftwerk (1974), Future Days dei Can (1973), Phaedra dei Tangerine Dream (1974), So Far dei Faust (1972), Hosianna Mantra dei Popol Vuh (1972), Neu! dei Neu! (1972) e Starring Rosi degli Ash Ra Tempel (1973).
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